Brescia, 1 febbraio 2020 - Sconto di pena in appello per l'ex responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Concesio, Riccardo Gardoni. I giudici della prima sezione penale della Corte nel pomeriggio di oggi, primo febbraio, hanno riformulato la condanna a otto anni. Imputato di corruzione, turbativa d'asta, falso, omissione d'atti d'ufficio, l'architetto la scorsa estate era stato condannato dal gup a 12 anni e mezzo, ben più di quanto aveva chiesto la pubblica accusa - il pm Ambrogio Cassiani –, ovvero proprio otto anni.
Confermati invece i quattro mesi inflitti in primo grado al comandante della Locale Walter Rotundo, che rispondeva di omessa denuncia di illeciti. E ancora, sono stati assolti per non punibilità in considerazione della tenuità del fatto il parroco di Concesio, don Fabio Peli, e i volontari della parrocchia Eugenio Bertanza, Pierino Tognoli, con l'ex sindaco Stefano Retali, cui in primo grado erano stati inflitti due mesi e venti giorni. Stando alla prospettazione della Procura l'amministrazione avrebbe concesso contributi (44 mila euro) alla parrocchia per stoccare ferro e materiali senza autorizzazione in una discarica su un terreno lottizzato. Le imputazioni più pesanti - una quarantina - erano quelle di Gardoni, nell'aprile 2019 finito ai domiciliari e destinatario di un sequestro di un tesoro di 900mila euro – i giudici ne hanno confermato 800mila - perché ritenuto al vertice di un 'sistema' fondato su appalti truccati e bustarelle. Per lui la Procura generale aveva chiesto 13 anni e quattro mesi. Motivazioni tra novanta giorni.