Montichiari (Brescia), 25 gennaio 2021 - Avrebbe somministrato farmaci anestetici e bloccanti, provocando la morte di due pazienti malati di Covid: Carlo Mosca, primario del pronto soccorso dell'ospedale di Montichiari, è accusato di omicidio volontario. Ma chi è il medico finito ai domiciliari su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Brescia? Mosca, originario di Cremona, dopo una breve esperienza al Civile di Brescia, è stato dirigente medico di I livello al pronto soccorso dell'ospedale Carlo Poma di Mantova.
Il ritorno a Montichiari è datato 2017, prima come libero professionista e poi in qualità di dirigente di I livello al pronto soccorso. Un anno dopo è arrivata la nomina a responsabile del reparto. Il primario, come è possibile leggere sul suo curriculum, dal 2005 al 2016 è stato anche medico competente per la formazione/informazione degli incaricati di primo soccorso per le aziende di categoria A, B e C di Brescia e provincia. Tra il 2006 e il 2013, Mosca ha ricoperto pure il ruolo di medico responsabile di esami strumentali (in particolare audiometria e spirometria) al centro di medicina del lavoro Medline di Poncarale.
Nel biennio 2006-2008 è stato anche medico incaricato per la provincia di Brescia da Europe Assistance e sempre dal 2006 è medico Areu, oltre che direttore sanitario dell'associazione Croce Bianca di Lumezzane. Un medico che ha vissuto in prima linea la pandemia, soprattutto nella scorsa primavera quando Bresciano e Bergamasca erano tra i territori più colpiti dal virus: "Ogni giorno affrontiamo una battaglia per cercare di salvare più vite possibili - le parole di Carlo Mosca in alcune interviste rilasciate nei mesi scorsi -. La testa va sempre all'ospedale, ai pazienti. Al ritorno a casa sento ancora il fischio dell'ossigeno delle tubazioni dei ricoverati in terapia intensiva".