
Renato Brunetta (Ansa)
Roma - Il ministro Brunetta boccia lo smart working. Almeno in parte. Lo smart working ''è un lavoro a domicilio all'italiana. Su Wikipedia in inglese si dice che è un lavoro self service, all'italiana, da casa. Pensare di proiettare questo tipo di organizzazione, nata nell'emergenza, nel futuro mi sembra un abbaglio''. Lo afferma il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, intervenendo al question time della Camera.
"Ho dato mandato all'Aran di contrattualizzare lo smart working: tutto quello che è stato fatto in lockdown è stato fatto senza regole contrattuali e mi sono preoccuopato dellle regole contrattuali che non c'erano", ha aggiunto Brunetta parlando della possibilità di adottare lo smart working in maniera strutturale e non emergenziale come avvenuto in periodo Covid.
Lo smart smart working "e' un lavoro senza contratto, senza obiettivi, senza tecnologia, senza sicurezza", ha aggiunto il ministro considerando che i contratti di lavoro attualmente in vigore non regolamentano gli aspetti del lavoro da casa.
"Il lavoro agile non ha garantito i servizi pubblici essenziali. Quelli li hanno garantiti i lavoratori della sanità, i medici e gli infermieri, i lavoratori della sicurezza, carabinieri e poliziotti, in progress i lavoratori della scuola".
Proprio nei giorni scorsi il ministro Brunetta aveva detto che lo Smart working nella pubblica amministrazione sarebbe rimasto in una misura del 15% per "quelle attività che possono essere svolte da casa"