
Ousseynou Sy
Milano, 8 luglio 2020 - Il pm di Milano Luca Poniz ha chiesto di condannare a 24 anni Ousseynou Sy, il 47enne che il 20 marzo 2019 ha dirottato e incendiato un pullman con a bordo 50 ragazzi, due insegnanti e una bidella, che si sono salvati, a San Donato Milanese. La richiesta al termine della requisitoria sulla base della riqualificazione dei reati. Secondo il magistrato dal sequestro di persona semplice (art. 605 del codice penale) il reato va riqualificato in sequestro di persona con finalita' di eversione o terrorismo (art. 289 bis). Mentre nel primo reato la pena prevista è da 6 mesi a 8 anni (escluse le aggravanti), con la nuova imputazione la pena sarebbe da 25 a 30 anni, perché il reato rientra nel reato di attentato ad organi costituzionali. Nella sua requisitoria il pm sostiene che non è necessario che le vittime siano organi dello Stato o politici, ma basta che ad essere sequestrato sia un semplice cittadino per riqualificare il reato in modo più grave. Restano gli altri reati minori come strage, incendio e lesioni.
Il pm, nel calcolare la pena di 24 anni e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, ha considerato anche i reati di lesione e resistenza, ma ha pure chiesto la concessione delle attenuanti generiche per il comportamento processuale di Sy. In particolare, ha rinunciato all'esame di tutti i 50 ragazzini evitando loro di rivivere e ricordare quella tragica esperienza definita "scioccante".
L'imputato, presente nell'aula bunker, ha ascoltato la richiesta dando le spalle al magistrato e ai giudici della Corte. In aula è presente anche il responsabile dell'antiterrorismo milanese Alberto Nobili. Le accuse sono di strage, sequestro di persona aggravato dalla minore età delle vittime, incendio, resistenza, tutti aggravati dalla finalità di terrorismo. Sy ha chiesto di rendere spontanee dichiarazioni durante una delle prossime udienze, prima che il collegio si ritiri in camera di consiglio. In base al calendario disposto, la sentenza potrebbe arrivare il 15 luglio.