FEDERICO MAGNI
Cronaca

Via libera alla caccia al lupo: l’Unione europea adotta il modello svizzero

Approvato il declassamento da specie animale ‘strettamente protetta’ a ‘protetta’, anche in Italia sarà possibile la “gestione delle popolazioni”. Un migliaio gli esemplari che vivono sulle Alpi

Le colline del faentino registrano l’ennesimo attacco da parte di lupi (foto generica)

Un esemplare di lupo

Dopo la Svizzera anche in Italia i lupi rischiano di fare una brutta fine. Strasburgo ha infatti dato il via libera al declassamento della sua protezione. Con la nuova decisione invece ‘Il canide’ passerà da specie animale “strettamente protetta” a “specie animale protetta”.

E se almeno un terzo degli Stati firmatari della Convenzione di Berna (17 su 49) non si opporrà, la decisione entrerà in vigore fra tre mesi. L’abbassamento dello status di protezione rende possibile la cosiddetta gestione delle popolazioni: il lupo rimane protetto, ma in linea di principio la caccia è possibile.

Nei Cantoni svizzeri sono 39 i lupi finora abbattuti durante la stagione di caccia nell’ambito della strategia federale di contenimento del predatore: 23 nei Grigioni, 10 in Vallese, 3 nel canton Vaud e altrettanti nel canton San Gallo.

In Italia, la popolazione di lupi è stimata intorno ai 3.300 esemplari, con circa 950 lupi nelle Alpi e quasi 2.400 nel resto del Paese.