È una pizza - "la pizza più costosa del mondo", tanto da dover essere custodita in una teca di vetro - il simbolo di Call4Margherita, la campagna contro la violenza sulle donne di ActionAid, presentata stamattina in un flashmob nel centro di Roma e con una testimonial d'eccezione: l'attrice Claudia Gerini. "Costa così tanto perché vale una vita", ha spiegato Gerini. E infatti il nome della campagna si ispira anche a un fatto di cronaca avvenuto quest'anno a Milano: una donna, per salvarsi dal compagno violento, ha chiamato la polizia fingendo di ordinare una pizza. La richiesta di aiuto è stata compresa dall'agente al centralino che ha inviato una pattuglia all'indirizzo indicato e l'uomo è stato arrestato in flagranza di reato.
La nuova edizione di Call4Margherita
Ma il caso di Milano è soltanto l'ultimo di una lunga serie. La particolare richiesta d'aiuto infatti era già stata lanciata altre volte in Italia e in altri paesi del modo. Margherita è il nome simbolico che ActionAid, ormai quasi un anno fa, ha deciso di dare alla prima donna che nell'estate del 2020 per prima aveva adoperato questo stratagemma per denunciare violenze domestiche, elevandola a rappresentante di tutte le donne che ogni giorno rischiano di non trovare aiuto. Ma Margherita è anche il nome della pizza che, in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (il 25 novembre), diventa un monito di protesta per i milioni di euro promessi e mai stanziati dai governi di tutto il mondo.
Un simbolo di protesta
La pizza dunque si innalza su un livello superiore, diventando oggi "un simbolo di protesta - ha detto ancora Gerini - perché chiediamo ai governi di erogare fondi per fare sistema e creare una rete di protezione: centri antiviolenza, centri di ascolto, formazione per chi accoglie le testimonianze e tribunali specializzati". In Italia dal 2013 a oggi solo il 14% dei fondi è stato speso in prevenzione, in maniera difforme sul territorio e soprattutto per campagne di comunicazione e sensibilizzazione pubblica: "Il problema, nonostante sia strutturale, non è affrontato con efficacia, i fondi non sono adeguati", ha detto Katia Scannavini, vicesegretaria generale di ActionAid Italia. La conseguenza è che "salvarsi la vita è ancora un lusso", ha proseguito, denunciando che "la violenza sulle donne non è una priorità e non lo è stata neanche durante la pandemia". L'appello di ActionAid è chiaro: "La violenza sulle donne deve diventare un'urgenza concreta per la politica".