STEFANI TOTARO
Cronaca

Cancellata in appello la condanna per danno erariale a Gabetta, Petrucci e Brambilla

Gli imputati per un appalto del 2009 per la raccolta dei rifiuti a Monza alla Sangalli erano stati condannati dalla Corte dei Conti. Ora al Comune il pagamento delle spese di giudizio

Antonio Gabetta e Daniele Petrucci

Antonio Gabetta e Daniele Petrucci

Monza, 23 Marzo 2025 - Cancellata in appello la condanna di Antonio Gabetta, Daniele Petrucci e Claudio Brambilla per il presunto danno erariale per la corruzione della Sangalli sulla raccolta dei rifiuti. E il Comune di Monza dovrà pagare le spese di giudizio di quasi 16mila euro ciascuno. Lo ha deciso la terza sezione centrale di appello della Corte dei Conti, presieduta da Giuseppina Maio, che ha accolto i ricorsi proposti dagli allora rispettivamente presidente della Commissione Ambiente del Comune, componente della medesima commissione e membro della Commissione giudicatrice della gara d’appalto del 2009.

In primo grado Gabetta era stato condannato al pagamento di 300mila euro, Petrucci di 360mila euro e Brambilla di 225mila euro, mentre il risarcimento di 1 milione e mezzo di euro era stato disposto per l'allora assessore monzese all'Ambiente e Patrimonio Giovanni Antonicelli (che però non ha presentato ricorso in appello) mentre la cifra di 230mila euro era stata quantificata per Gabriella Di Giuseppe, all'epoca dirigente del settore Ambiente, qualità e riqualificazione urbana e servizi cimiteriali del Comune di Monza (il cui appello non è stato accolto per un problema procedurale). In appello aveva presentato ricorso anche la Procura generale per ottenere un risarcimento maggiore, ma anche questa istanza è stata respinta. In in riferimento all’appalto del valore di 127 milioni, finito all’epoca al centro dell'inchiesta penale per un presunto pagamento di tangenti, anche agli appellanti, da parte degli allora titolari della impresa monzese di igiene urbana, per ottenerne l’aggiudicazione, secondo i giudici mancano i presupposti della responsabilità erariale da parte di Gabetta, Petrucci e Brambilla per mancanza di “indizi gravi, precisi e concordanti della percezione della tangente” da parte di Gabetta e Petrucci e, “per tutti e tre gli appellanti, dirimente ai fini della esclusione della responsabilità erariale, risulta – dice ancora la sentenza della Corte dei Conti – la mancata prova della sussistenza di tutte le tipologie di danno contestate, in considerazione dell’accordo transattivo stipulato dal Comune di Monza con Impresa Sangalli srl nel 2015".