Milano – Oltre tremila famiglie, lo stesso sms: non avete più diritto al reddito di cittadinanza. Risultato: una tempesta di telefonate, mail, proteste e richieste di chiarimento negli uffici dei servizi sociali.
Gli ex beneficiari del sussidio che non hanno nel nucleo familiare anziani, persone con disabilità o minori stanno ricevendo il messaggio dell’Inps che li informa della sospensione della misura di sostegno. Spiega l’assessore milanese al Welfare, Lamberto Bertolè: "Incontrare queste persone per valutare la loro posizione ha richiesto, nei mesi scorsi, uno sforzo straordinario del Comune per rispettare una scadenza fissata dal governo in maniera arbitraria, senza la minima attenzione al lavoro che questo avrebbe richiesto".
Completata l’analisi, dicono da Palazzo Marino, sono iniziati i problemi: "Le conseguenze delle scelte propagandistiche di questo governo – aggiunge Bertolè – non possono e non devono ricadere sugli operatori, già oberati da una situazione di fragilità della popolazione che negli ultimi anni non ha fatto che aggravarsi. Gli sms stanno arrivando anche alle oltre 600 persone che gli assistenti sociali hanno già incontrato e valutato occupabili, creando una situazione di confusione negli uffici che sono stati assaliti da chiamate e mail con richieste di chiarimenti. Questa approssimazione non è accettabile. L’attenzione ai bisogni delle persone non può essere sacrificata sull’altare della propaganda".