La Lombardia sta provando ad attirare medici dall’estero per tamponare la carenza di specialisti

La proposta dell’assessore Guido Bertolaso: “Faciliteremo il riconoscimento delle specializzazioni ottenute fuori dall’Italia. Molti professionisti dell’America Latina hanno mostrato interesse”

Entro il 2025 mancheranno quasi 2.000 medici in Lombardia

Entro il 2025 mancheranno quasi 2.000 medici in Lombardia

L’obiettivo è facilitare l’afflusso di medici specialisti dall’estero così da sopperire, almeno in parte, alla grave carenza di camici bianchi negli ospedali lombardi: in due anni, il 18 per cento dei bandi pubblicati dalle strutture sanitarie è andato deserto. Per attirare medici da fuori, Regione Lombardia riconoscerà più rapidamente le specializzazioni ottenute all’estero: tra gli specialisti più richiesti ci sono anche figure fondamentali come chirurghi generali, medici di emergenza urgenza, anestesisti e rianimatori. 

La delibera, approvata lunedì 11 novembre, è stata proposta dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso vuole risolvere “temporaneamente” il problema facilitando “l’assunzione di medici stranieri attraverso il riconoscimento rapido delle specializzazioni acquisite all’estero”. Così da permettere ai medici stranieri – spiega l’assessore – “di lavorare subito in Italia. In particolare hanno mostrato interesse professionisti dell’America Latina, dove molti parlano italiano o hanno origini italiane. E tutto questo facilita il loro inserimento culturale e professionale. Vogliamo rispondere con tempestività e flessibilità alla crescente domanda di specialisti che non riusciamo attualmente a soddisfare con i professionisti italiani”.

Le specializzazioni incluse nel provvedimento sono anatomia patologica, anestesia e rianimazione, terapia intensiva e del dolore, chirurgia generale, dermatologia e venereologia, geriatria, medicina di emergenza urgenza, medicina interna, radiologia, microbiologia e virologia, oftalmologia, otorinolaringoiatria e medicina e cure palliative.