FEDERICA PACELLA
Cronaca

Allarme scuola in Lombardia, non mancano solo docenti: anche quest’anno carenza critica di operatori scolastici

Oltre ai professori mancano all’appello anche molti impiegati, tecnici e collaboratori. In Lombardia sono vacanti 3.500 posizioni. Sindacati preoccupati: “Organici da adeguare”

Sono giorni di grande lavoro per l’Ufficio scolastico regionale alle prese con la carenza del personale scolastico che rischia di incidere sul rientro in classe

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Non solo docenti, è corsa contro il tempo anche per coprire i posti per personale amministrativo, tecnico e collaboratori scolastici. A livello nazionale per l’anno scolastico 2024 - 2025 ci sono rispettivamente 3822, 2678 e 9792 posti. Secondo l’elaborazione fatta dal Centro studi OrizzonteScuola sui dati ministeriali, con dettaglio per le singole province, in Lombardia in particolare sono da coprire 2246 supplenze per i collaboratori scolastici (quasi il 23% del totale nazionale), 505 per gli assistenti tecnici (circa il 19% sul totale italiano), 787 assistenti amministrativi (il 20% delle supplenze nazionali).

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Tra le province lombarde, in valore assoluto è Milano quella che maggiori posti da coprire (1135 di cui 731 collaboratori scolastici), seguita da Brescia (486), Bergamo (388), Varese (321). Facendo il confronto con le altre province italiane, tra le prime 20 per supplenze dei tre profili (assistenti amministrativi, assistente tecnico, collaboratori scolastici) ci sono Milano, Brescia, Bergamo, Varese, Monza Brianza. Le procedure sono in corso per riempire tutti i posti, ma, quest’anno, preoccupa soprattutto la questione dei Dsga, Direttori dei servizi generali amministrativi, figure chiave nelle scuole per gestire l’aspetto organizzativo dei servizi generali e delle attività amministrativo-contabili degli istituti.

“Non è stata usata la procedura degli anni scorsi – spiega Ersilia Conte, dirigente del ‘Primo Levi’ di Sarezzo e dell’Ic di Adro, nel Bresciano – quando a inizio agosto chiedevano se nell’istituzione scolastica si poteva individuare una persona che potesse occupare il posto di Dsga, oppure facevano gli interpelli. Quest’anno è stata usata un’altra procedura, una sorta di concorso riservato, ma al momento non sappiamo nulla”. A luglio, in effetti, era partita la procedura per il passaggio dei facenti funzioni nell’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione: per la Lombardia si trattava di 382 nuove posizioni. Giovedì prossimo, secondo le informazioni che girano nelle chat scolastiche, i candidati dovrebbero presentarsi de visu all’ufficio scolastico regionale, ma a ieri pomeriggio non c’era ancora nulla di ufficiale.

Oltre alla procedura, restano poi altre 300 posizioni di Dsga da coprire: molte scuole, in pratica, rischiano di iniziare l’anno senza questa figura. “Più della metà delle scuole (64%, ovvero 724 istituzioni) quest’anno hanno lavorato senza Dsga titolare – ha spiegato il segretario della Flc Cgil Lombardia, Massimiliano Conca -. Grazie alla procedura da noi fortemente voluta, si riuscirà a dare immediata stabilizzazione ad una parte di quei posti, per gli altri si tratterà di un altro anno di precariato”. Ma serve anche una risposta quantitativa. “Gli organici vanno adeguati alle esigenze reali delle scuole, perché oggi si lavora in condizioni di disagio e stress lavoro correlato”. La richiesta è di cambiare le regole del reclutamento.