Milano, 18 luglio 2024 – La vita in Lombardia costa 217 euro in più rispetto a giugno 2023, per effetto dell’inflazione.
L’elaborazione fatta dall’Unione Nazionale Consumatori sui dati territoriali dell’inflazione di giugno resi noti dall’Istat, evidenziano come la regione sia in linea con la media nazionale con un aumento annuo del +0,8%, al settimo posto in Italia. Nel mese di giugno 2024, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua come nel mese precedente.
Secondo l’Istat , "la stabilizzazione del ritmo di crescita si deve principalmente al venir meno delle tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati, i cui effetti compensano l’attenuazione delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore energetico, dove i prezzi tendono a risalire, pur restando su valori ampiamente negativi. Prosegue la fase di rallentamento del tasso di crescita su base annua dei prezzi del "carrello della spesa” (+1,2% da +1,8%), come anche dell’inflazione di fondo (a +1,9% da +2,%)".
In Lombardia, tra le voci più in crescita in un anno ci sono i servizi ricreativi, spettacoli e cultura (+1,7%), ricezione e ristorazione (+3,6%), istruzione (2,3%), i trasporti (2,2%); si pagano di più i beni ad alta frequenza di acquisto rispetto a un anno fa (+1,5%), mentre rispetto a maggio il rialzo maggiore è sui beni a media frequenza di acquisto (1,2%). Entrando più nel dettaglio dei beni, si vede un +4% di affitti a giugno 2024 rispetto a giugno 2023, a cui si aggiunge l’aumento del 5% dei servizi postali, il +13,8% dei pacchetti vacanza, il 6% delle assicurazioni; mese su mese, i rincari maggiori sono si hanno sui servizi di trasporto (3,6%), servizi ricettivi e ristorazione (2,7%), servizi di alloggio (9,1%).
Per quanto riguarda le città, le lombarde sono fuori dalla top ten delle più care stilata dall’Unione nazionale dei consumatori, ma gli aumenti medi per le famiglie sono comunque notevoli. A guidare la classifica regionale ci sono Milano e Lecco con un rincaro annuo di 315 euro; segue Como con +251 per una famiglia media, Mantova e Lodi con 184 euro in più. Varese, Bergamo e Cremona vedono un aumento di 112 euro legato all’inflazione, mentre Brescia e Pavia chiudono la classifica regionale con 84 euro in più. A esser colpite dai rincari sono, in questo periodo, soprattutto le vacanze. Secondo il Codacons, si è in presenza di un vero e proprio "allarme vacanze, con rincari a cascata per tutto il settore turistico e dei trasporti e prezzi che, per il comparto dei servizi ricettivi e di ristorazione, aumentano oltre 5 volte il tasso medio di inflazione.
Dai trasporti agli alloggi, passando per ristoranti, musei, pedaggi, parcheggi, tutte le voci che interessano i viaggi e il turismo registrano un andamento in forte crescita. Tutti segnali estremamente negativi che rischiano di rovinare le vacanze estive agli italiani".