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Case popolari in Lombardia, nuovi criteri di assegnazione: ecco chi avrà più punti in graduatoria

Lo ha stabilito una delibera della Giunta regionale che dovrà essere recepita dalle Aler, dai Comuni e dagli enti assegnatari di alloggi entro il 31 marzo 2025

Le case popolari di Sesto San Giovanni, a Milano

Le case popolari di Sesto San Giovanni, a Milano

Una delibera della Regione Lombardia ha ridefinito i criteri per l’assegnazione delle case popolari. Nelle graduatorie si daranno maggiori punteggi alle seguenti categorie: anziani, disabili, famiglie monoparentali con minori a carico, famiglie di nuova formazione, genitori separati in condizioni di disagio economico, membri delle Forze dell’ordine, lavoratori del servizio sanitario. 

Le regole, stabilite dalla Giunta regionale, non saranno immediatamente vigenti, ma dovranno essere recepite dalle Aler, dai Comuni e dagli enti assegnatari di case popolari entro il 31 marzo 2025. Le categorie sopraelencate, quindi, non potranno usufruire di vantaggi in graduatoria prima di un anno.

Il provvedimento della Regione si inserisce in una strategia più ampia che punta a snellire e velocizzare le procedure per l’assegnazione degli alloggi, anche attraverso un adeguamento della piattaforma informatica regionale.

“Si tratta di un atto concreto che rafforza le tutele per le persone e le famiglie in condizioni di fragilità”, afferma l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Paolo Franco . “Nel contempo – conclude – la delibera stabilisce una priorità per le Forze dell'ordine e i lavoratori del servizio sanitario in modo da incoraggiare il cosiddetto ‘mix abitativo’ nei quartieri”.