
L’assessore comunale Nico Acampora
Cernusco sul Naviglio (Milano), 16 ottobre 2020 - Ha solo 10 anni ma è già un eroe. Si chiama Marco e ieri ha salvato i suoi compagni da un brutto incidente: il crollo dell’intonaco dal soffitto nella loro classe, una quinta della primaria Mosè Bianchi, a Cernusco. Il piccolo ha visto una crepa e ha avvisato la maestra. Lei, sangue freddo e intuito, ha fatto uscire tutti, poco dopo un rettangolo di due metri per uno è caduto rovinosamente a terra. Ma ormai la stanza era vuota. Nessun ferito, il bilancio di una mattina che rischiava di concludersi in tutt’altro modo.
Il sindaco Ermanno Zacchetti e l’assessore all’Istruzione Nico Acampora sono corsi a scuola. Il primo cittadino ha indossato i panni del papà per rassicurare i ragazzi, fra loro un lungo faccia a faccia. "Un momento importante", racconta chi c’era.Poi, sono cominciati i sopralluoghi a caccia della causa. Secondo i tecnici comunali da ricercare "in un errore di costruzione dell’istituto che risale al 1985". A fare il resto sarebbero state le sollecitazioni caldo-freddo, fino all’epilogo. I controlli hanno riguardato l’intero stabile, soprattutto nell’aula accanto a quella del crollo, entrambe sigillate in attesa che la ditta incaricata sistemi tutto.
«Si lavorerà anche nel weekend", annuncia Acampora. "L’episodio rientra nella gamma dell’imprevedibile", per Zacchetti che ha chiarito il concetto. Le famiglie però chiedono rassicurazioni. "Mai come negli ultimi sei mesi abbiamo investito sulla scuola – risponde l’assessore – 1,2 milioni fra sicurezza e didattica a riprova dell’attenzione per i nostri figli. Gli esperti spiegano che il problema è legato all’esecuzione dei lavori". Zacchetti ha comunque ordinato verifiche a 360 gradi "voglio escludere ogni altro guaio". Non era mai emersa una criticità in quell’ala della scuola "segno che l’accensione dei caloriferi ha provocato una dilatazione nel soffitto, poi la frattura e il distacco". Sotto la lente sono finiti tutti gli ambienti dell’istituto.
"Le infiltrazioni non c’entrano", il verdetto. Niente a che fare con la situazione dell’asilo di Cambiago dove il tetto piange dalla fine del restyling delle aule, nel 2017. Ma anche sul Naviglio non è la prima volta che si rischia a causa dell’imponderabile, in estate una tromba d’aria aveva fatto cadere una vetrata alla don Milani. Anche lì, per fortuna, non c’era nessuno. "La classe ha dimostrato una maturità che mi ha colpito", conclude il sindaco che ha ordinato il monitoraggio di tutti i soffitti.