
I tre imputati erano stati arrestati dagli agenti della Mobile
Monza, 18 Marzo 2025 - Una violenta aggressione a coltellate nel giugno scorso ai danni di un connazionale 25enne all’ombra dei Latin King commessa nei pressi dei giardini pubblici del “Nei”, in via Enrico da Monza. “Ho degli ordini, ti devo ammazzare, devi essere eliminato perché conosci degli infami”.
Ora la Procura di Monza ha chiesto nel processo con il rito abbreviato davanti alla gup del Tribunale di Monza Francesca Bianchetti la condanna per tentato omicidio a 6 anni e 8 mesi di reclusione per P.H.B.S., ecuadoriano del 2001 residente in provincia di Varese, ritenuto l'esecutore materiale e anche recidivo e la condanna a 4 anni e 10 mesi di reclusione ciascuno per D.C.D.M., ecuadoriano del 2003 residente a Concorezzo, ritenuto coautore per aver fornito il coltello e Q.O.B.F., ecuadoriano del 1996 residente a Monza, ma domiciliato a Varese, che avrebbe fatto da “palo”. I tre erano stati arrestati un mese dopo dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza. Ora si trovano agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.
La ricostruzione del fatto è contestata dalla difesa degli imputati, secondo cui le ferite non potevano essere mortali e non sono state inferte con un coltello ma con il coccio di una bottiglia che, tra l'altro, la stessa vittima è stata immortalata in un video mentre la impugnava. Ad aprile la sentenza.