LORELLA CARIMALI
Cronaca

Questa è la scuola che vogliamo

Il commento di Lorella Carimali, professoressa al liceo scientifico Vittorio Veneto di Milano e autrice di "La radice quadrata della vita"

Lorella Carimali

Milano, 7 luglio 2019 - Gli esami di Stato segnano il primo momento di passaggio per diventare grandi. Ai ragazzi e alle ragazze deve restare il ricordo di una scuola che li ha traghettati verso il futuro: con questo spirito nella mia commissione al liceo Alexis Carrel abbiamo costruito il contenuto delle fatidiche buste. La nuova “maturità” è arrivata in modo inaspettato, gli studenti non sono sempre allenati a costruire percorsi che li portano a riflettere su di sé, ma Francesca ci ha dato un esempio profondo di quello che deve essere l’esame di Stato e deve essere la scuola stessa: un percorso di vita.

Al centro non c’è un numero, un giudizio, ma la valorizzazione della persona. Abbiamo viaggiato con loro e con Francesca: diamo uno spunto, immaginiamo collegamenti, loro ci portano altrove, liberi di stupirci, di mostrarci la loro consapevolezza, chi sono diventati anche grazie alla scuola, che deve essere uno strumento per interpretare una realtà così complessa come la nostra. Senza conoscenze non si fa nulla, ma le conoscenze adesso da sole non bastano. Il nuovo esame di Stato può essere il punto di partenza per cambiare un modello pedagogico fermo alla Riforma Gentile, che tra quattro anni compirà 100 anni. Non ha senso la frammentazione delle discipline per interpretare un mondo così complesso, non ha senso la separazione fra materie umanistiche e materie scientifiche. La vera scuola è quella che ci ha mostrato Francesca: aiuta a trovare se stessi, a tendere la mano agli altri, ad essere più consapevoli delle proprie potenzialità per costruire il futuro.