Roma - Un candidato su tre al concorso straordinario per docenti non avrebbe superato la prova, a rischio il 28% delle cattedre da assegnare. Allarme rosso nel mondo della scuola alla ricerca spasmodica di nuovo personale. Secondo i dati che mergono in queste ore dei 32mila posti previsti, tra rinunce e bocciature, circa un terzo rischia di non essere assegnato, lasciando quindi vuote circa 9mila cattedre che, nei prossimi tre anni, sarebbero dovute andare alle immissioni in ruolo. Mancano ancora alcune prove suppletive destinate ai candidati che, per motivi legati al Covid-19 (contagiati, in quarantena), non hanno potuto prendere parte alle due tranche dell'esame: quella dell'autunno scorso e quella di febbraio. Queste prove si dovrebbero concludere entro il 20 maggio. Ma già si può prevedere che, ad esempio, tra i partecipanti alla prova scritta di febbraio, secondo il sindacato Anief, appena la metà supererà la prova scritta. Per le cattedre di sostegno, la situazione è ancora peggiore: sembra infatti che soltanto il 20% dei candidati riuscirà ad avere il posto. Molti docenti hanno hanno dichiarato che i 150 minuti a disposizione (tanto durava la prova) erano decisamente troppo pochi se rapportati alla difficoltà della traccia. E la palla passa al ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina.
Il nodo
"Sulla sacrosanta stabilizzazione degli insegnanti precari si procede come in una gara a ostacoli. Prima si è dovuta superare la strumentale opposizione ideologica del Movimento 5 Stelle, aggrappato a soluzioni impraticabili dal punto di vista tecnico e lesive della dignità umana e lavorativa di centinaia di migliaia di docenti. Ora vengono sollevate questioni economiche che rischiano di bloccare l'operazione. Tutto cio' è inaccettabile, soprattutto alla luce delle centinaia di milioni di euro spesi inutilmente per la scuola nell'ultimo anno. Chiediamo rispetto per tutta la comunita' scolastica". Lo afferma Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell'Istruzione.
Rischio ricorso
"Ci troviamo davanti a un'altra procedura sbagliata, che anziche' graduare il personale precario con titoli e servizi e' stata costruita per escluderne la aggiornare. Con una logica che va contro la soluzione del concorso riservato richiesta dall'Europa come rimedio all'abuso dei contratti commesso dallo Stato italiano". Lo dichiara Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, in merito al concorso straordinario per docenti della scuola secondaria. "E' un fatto assurdo, ancora di più perchè la soglia minima per ottenere l'idoneità à stata alzata senza motivo - aggiunge - Cosi' i candidati precari sono stati messi ancora più in difficoltà. Per non parlare di chi quella soglia l'ha superata ma non entrera' nella graduatoria finale utile per i ruoli, cosa che e' stata censurata piu' volte dal Tar". "Noi siamo sempre piu' convinti - spiega Pacifico - che tutti coloro che hanno partecipato alle prove hanno pieno diritto a entrare in una graduatoria finale di idonei che gia' in passato Anief ha dimostrato devono avere il diritto di inserirsi in una graduatoria di merito finale. E anche coloro che stanno partecipando alle suppletive, fino al 20 maggio, compresi quelli che le faranno in una successiva fase, visto che è stata accolta la richiesta di un decreto monocratico da noi prodotto per delle esclusioni illegittime. I nostri legali stanno quindi per notificare il ricorso per l'inclusione nelle graduatorie dei primi candidati esclusi in modo immotivato".