REDAZIONE CRONACA

Consultazioni, il Movimento 5 Stelle apre a Draghi

Anche i pentastellati verso l'appoggio al nuovo governo: "Prevalga il senso di responsabilità. Bisogna vigilare sui fondi del Recovery Plan"

Luigi Di Maio

Roma, 6 febbraio 2021 - Il primo giro di consultazioni è terminato: a parte il no della Meloni, Mario Draghi ha incassato sostanziali aperture da parte di tutti.  Anche da chi ha fibrillato o nicchiato fino a pochi giorni fa. Esito positivo anche al colloquio con il Movimento 5 Stelle, concluso ben dopo l'ora di pranzo. Prima c'era stato  il semaforo verde acceso della Lega al governo guidato dall'ex governatore Bce che ha spiazzato tutti per la grande disponibilità offerta da Salvini.  Beppe Grillo, descritto in grande forma, ha abbandonato Montecitorio di tutta fretta dopo il colloquio durato oltre i tempi previsti, più di un'ora e mezza. Nella delegazione anche Di Maio, Casaleggio e soprattutto Conte.

Così a parlare, come da copione, è stato il "reggente" Crimi punto d'equilbrio in questo momento fra i vari leader del Movimento 5 Stelle. "Abbiamo ribadito che alcune forze di maggioranza hanno lavorato insieme con una capacità di mediazione, rispetto e lealtà - ha detto Vito Crimi - ed è su questa base che deve formarsi il nuovo governo, con una vocazione europeista, solidale e ambientalista. Si deve partire da quello che è già stato fatto e continuare a costruire. Draghi si è dimostrato sensibile alle nostre posizioni e alla misure che abbiamo focalizzato. Vanno detassate le imprese che non inquinano. Abbiamo chiesto di non indebolire il reddito di cittadianza e la presenza dello stato ma senza sussidi a pioggia, con la banca pubblica degli investimenti. E' stato un incontro interessante - ha aggiunto - come Movimento 5 Stelle non abbiamo mai anteposto gli interessi del partito, anche a costo di ridurre il consenso. Ma viene prima la responsabilità".

Governo politico

"Dovrà essere un governo politico" charisce Crimi mentre il toto-ministri impazza da giorni. "Non ci dimentichiamo quello che è successo con la fine del governo Conte bis. Abbiamo dato disponibiltà e dovremo verificarla nei prossimi giorni. Tutto ruoterà attorno ai temi, a partire dal Recovery Plan. Vogliamo che quei fondi vengano distributi con equità e traparenza".  Una dichiarazione di apertura a Draghi, dunque, al di là di tatticismi e ulteriori verifiche. 

 

Conte

"Sarà importante il perimetro della maggioranza, al momento non è importante sapere se io farò parte del governo". Così il premier uscente Giuseppe Conte, nel corso del vertice M5S che si è tenuto questa mattina alla Camera, presenti anche Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Alla domande dei cronisti su un futuro ruolo da leader del Movimente 5 Stelle, Conte ha risposto laconico: "Non mi risulta"

 

Di Maio

Adesso dobbiamo ripartire in maniera convinta, per questo sono certo che ancora una volta il MoVimento 5 Stelle dimostrerà maturità e responsabilità istituzionale. Dobbiamo farlo per gli italiani, ci sono 209 miliardi da spendere. Oggi tutti insieme vedremo Beppe Grillo prima delle consultazioni. La posta in gioco per il Paese è altissima e lui sa sempre guardare lontano". Lo scrive Luigi Di Maio su Fb.  «Siamo la prima forza politica in Parlamento, abbiamo delle responsabilità nei confronti degli italiani e sapremo affrontare al meglio anche questa delicata fase". Sulla presenza di Conte, Di Maio ha ribadito: "La famiglia si è allargata"

Grillo Show

Ha parlato a lungo Beppe Grillo, ben 45 minuti, durante il vertice M5S che ha preceduto l'incontro della delegazione pentastellata con il premier incaricato Mario Draghi. Il garante del Movimento, che dovrebbe lasciare Roma già oggi, ha invitato alla compattezza, a "restare uniti" in uno snodo fondamentale per il Movimento. L'incontro è andato "molto bene", riportano alcuni presenti, cercando di non rivelare molto dell'incontro "altrimenti Beppe si arrabbia...", spiegano.  Ma poi qualcosa trapela. Innanzitutto l'invito di Grillo a "difendere i nostri temi, mettere l'ambiente al centro" dell'agenda Draghi. Anche il premier uscente Giuseppe Conte ha preso la parola, spiegando che ora "sarà importante il perimetro della maggioranza, al momento -ha aggiunto poi su un suo ruolo nel governo Draghi - non è importante sapere se io ne farò parte". Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha preso parte telefonicamente all'incontro, esortando lo stato maggiore pentastellato: "non possiamo stare a guardare, dobbiamo esserci e gestire il Recovery plan".  Grillo viene descritto dai suoi 'carico e di buonumore' -"ha fatto 45 minuti di show"- ma quando ha visto i cronisti della stampa parlamentare, uscendo dalla riunione 5 Stelle, si è fatto subito scuro.

Di Battista ribadisce no

"Ognuno e' fatto come e' fatto", in queste ore "qualcuno mi ha scritto 'sei troppo radicale. In politica occorre anche cambiare opinione e plasmarsi sulle situazioni cambiate'. Sara' anche vero. Ma io non ce la faccio. Io non sosterro' mai un governo sostenuto da Forza Italia". Lo ha scritto Alessandro Di Battista, il leader pentastellato è rimasto fermo sul no a Draghi

L'agenda

Conluso il primo giro di consultazioni, Mario Draghi ora inconterà le parti sociali, prima di un nuovo round di consultazioni settimana prossima che dovrebbero portare alla formazione della squadra di governo e al giuramento davanti al parlamento.

 

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