REDAZIONE CRONACA

I milanesi pensano di consumare molta meno acqua di quella che usano. E la rete idrica ne perde quasi un terzo

A Milano si utilizzano oltre 100 litri d’acqua in più al giorno rispetto alla media nazionale. E i condotti in Lombardia sono un colabrodo: ecco le province meno virtuose

I milanesi consumano in media oltre 310 litri d'acqua al giorno

I milanesi consumano in media oltre 310 litri d'acqua al giorno

Milano – Pochissimi milanesi lo sanno, ma ognuno di loro consuma in media più di 310 litri d’acqua al giorno, cioè circa 100 litri in più rispetto al consumo medio nazionale. Tre quarti di loro sono convinti di usare molta meno acqua rispetto a quella che utilizzano davvero e questo, unito al fatto che la rete idrica regionale perde circa il 32 per cento dell’acqua che passa dai condotti, incide sulle crisi idriche che periodicamente colpiscono la Lombardia.

Cattive abitudini

Questi dati, raccolti dall’istituto internazionale di ricerca YouGov per Finish, hanno rilevato che uno dei problemi principali riguarda proprio le condutture delle abitazioni private. Solo il 29 per cento milanesi controlla la presenza di perdite d’acqua nelle proprie case, contribuendo così allo spreco idrico.

E poi ci sono i comportamenti poco virtuosi. Il 38 per cento degli intervistati, ad esempio, utilizza la lavastoviglie senza riempire completamente il cestello e il 49 per cento lava i piatti a mano sprecando molta più acque (una lavastoviglie consuma in media 12 litri d’acqua per lavaggio, rispetto ai 122 litri necessari per il lavaggio manuale). 

Rete colabrodo

La Lombardia, in generale è la quarta regione italiana per consumo pro capite. Le perdite variano notevolmente tra provincia e provincia. Lecco e Sondrio risultano tra le più colpite, con rispettivamente il 45 per cento e il 44 percento di dispersione idrica. Anche Varese registra una percentuale significativa, pari al 39 per cento, mentre a Bergamo le perdite si attestano al 26 per cento. Brescia non è da meno, con il 28 per cento di acqua dispersa, mentre a Lodi e Cremona le perdite sono leggermente inferiori, rispettivamente del 24 per cento e del 26 per cento.

A Milano, nonostante l’alto consumo, la dispersione è più contenuta e si ferma al 14 per cento. Monza e Pavia mostrano dati ancora migliori, con perdite pari all’11 per cento e al 9 per cento. Como si distingue come la provincia più virtuosa d’Italia, con una dispersione minima del 9 per cento.