Milano, 24 ottobre 2020 - "Non ci potranno essere nuove chiusure di interi settori senza il contestuale ristoro dei mancati incassi. Non possiamo chiedere ad intere categorie che hanno investito una montagna di denaro per rispettare le norme anti Covid di chiudere senza prevedere le risorse per dipendenti, affitti, bollette e fornitori". E' la posizione che emerge da parte della regione Lombardia sui provvedimenti anti Covid che imporrebbero il coprifuoco alle 18 e lo stop all'attività di plaestre e piscine, scatenando vibranti proteste.
"Inoltre - viene spiegato - abbiamo chiesto di spostare l'orario di chiusura per i ristoranti e per i bar con il solo servizio al tavolo alle ore 23, eliminando l'obbligo di chiusura domenicale. Una cosa è chiedere il rispetto delle regole igienico sanitarie, un'altra è punire interi settori già messi a dura prova dalla crisi. Lo stesso si può dire per palestre, centri sportivi, piscine, teatri e cinema che abbiamo chiesto di lasciare aperte lasciando alla discrezionalita' di governatori o sindaci eventuali provvedimenti'.