PAOLO VERRI
Cronaca

Coronavirus, la Lombardia sfida Conte e ingaggia Bertolaso

L’ex capo della Protezione civile sarà consulente del governatore Fontana Il compenso è simbolico: un euro. Plauso dal centrodestra e dai renziani

Guido Bertolaso (imagoeconomica)

Milano, 15 marzo 2020 - L’ipotesi è ancora in campo, e per renderla realtà la Regione Lombardia ha deciso di affidarsi a Guido Bertolaso. L’ex capo del dipartimento della Protezione civile affiancherà il governatore Attilio Fontana (ricevendo un compenso simbolico di un euro) nel progetto di costruire un ospedale per pazienti Covid-19 nelle strutture già messe a disposizione dalla Fiera di Milano.

«Non ci fermiamo! Vogliamo superare ogni difficoltà per riuscire a realizzare un nuovo ospedale nei padiglioni della Fiera di Milano per i pazienti di Coronavirus – l’annuncio di Fontana –. Non intendo lasciare nulla di intentato, per questo ho chiesto al dottor Guido Bertolaso di mettere a disposizione la sua esperienza, anche internazionale, per centrare questo importantissimo obiettivo». E Bertolaso, pronto, ha risposto: «Come potevo non aderire alle richieste del presidente della Lombardia di dare una mano nella epocale battaglia contro il Covid-19 se la mia storia, tutta la mia vita è stata dedicata ad aiutare chi è in difficoltà e a servire il mio Paese?». E ancora: «Se ho aperto l’ospedale Spallanzani vent’anni fa e ho lavorato in Sierra Leone durante la micidiale epidemia di ebola forse qualcosa di utile con il mio team spero di riuscire a farlo».

Bertolaso ha spiegato la sua visione decine di volte, usando sempre la stessa metafora: «Io sono un medico e quando mi chiamano perché ci sono feriti, cerco di salvare loro la vita. Quindi se è necessario passo anche con il rosso e vado contromano. Poi pagherò la multa». Un metodo che gli aveva creato attorno tanti estimatori, ma anche nemici. Mister emergenze era stato candidato da mezza opposizione supercommissario per, di fatto, commissariare il premier, ma era stato bruciato da Domenico Arcuri. Ora, Bertolaso ha detto sì a Fontana. Sarebbe stato proprio Berlusconi, ora in Provenza, a suggerire il suo nome. Dal centrodestra ai renziani, tanti applaudono. Mariastella Gelmini, capogruppo di FI alla Camera, esulta: «A Palazzo Chigi si sono fatti sfuggire questo fuoriclasse, bene che non lo abbia fatto anche la Regione Lombardia». E il renziano Michele Anzaldi annota perfido: «Una scelta ottima per i lombardi, un’occasione persa per il resto del Paese. Conte non ha avuto coraggio». La sua esperienza, spiega l’assessore regionale Gallera, «servirà per trovare sul mercato internazionale monitor e respiratori».