Coronavirus, in Lombardia 128 positivi e 13 decessi. Calano i ricoverati

Il rapporto nuovi contagi/tamponi scende all'1,6%, i "debolmente positivi" sono 51

Coronavirus

Coronavirus

Milano, 21 giugno 2020 - Sono 128 i nuovi positivi al coronavirus in Lombardia registrati oggi, a fronte di 7.825 tamponi effettuati, per un totale di 92.968 casi in regione dall'inizio della pandemia. Il rapporto contagi/tamponi scende all'1,6% rispetto all'1,8% di ieri. Calano anche i decessi, 13 contro i 23 di ieri, per un totale di 16.570. In calo, inoltre, sia i ricoverati in terapia intensiva (53, -1) che quelli negli altri reparti (1.260, - 141). "Su 128 casi positivi registrati oggi, 53 derivano da tampone a seguito di positività al test sierologico mentre 51 risultano debolmente positivi. Notizie incoraggianti arrivano dal numero dei pazienti ricoverati", ha commentato l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. In Lombardia si registrano comunque oltre metà dei casi nazionali che oggi si sono stati 224

Coronavirus Lombardia 21 giugno
Coronavirus Lombardia 21 giugno

I dati nelle province

Dei 128 nuovi positivi in Lombardia, 31 sono in provincia Milano (per un totale di 24.161) di cui 18 a Milano città (10.274), 24 a Bergamo (14.120) e 37 a Brescia (15.479). Sotto i dieci casi tutte le altre province. nel dettaglio, i casi per provincia sono così ripartiti: Milano 24.161 (+31); Bergamo 14.120 (+24); Brescia 15.479 (+37); Como 4.053 (+2); Cremona 6.577 (+1); Lecco 2.817 (+2); Lodi 3.557 (+3); Mantova 3.444 (+4); Monza Brianza 5.731 (+4); Pavia 5.542 (+9); Sondrio 1.567 (+4); Varese 3.857 (+3). Ci sono poi 2.063 tamponi in fase di verifica.

Coronavirus province 21 giugno
Coronavirus province 21 giugno

AntiCovid, indagine choc: uno su due non si vaccinerà

La Lombardia è ancora in coda pandemica, le polemiche sulla richiesta di tamponi e test degli anticorpi sono tutt’altro che spente, eppure il vaccino contro il coronavirus, che ancora non esiste e che tutto il mondo aspetta in quanto la gran parte degli esperti lo ritiene la vera arma letale contro la pandemia, ha già i suoi oppositori a prescindere. Lo rivela una ricerca dell’università Cattolica, condotta a maggio dall’EngageMinds Hub dell’ateneo su un campione di mille persone rappresentativo della popolazione italiana.

In piazza contro la Regione

Giornata di proteste e manifestazioni a Milano. Ieri alla manifestazione in Piazza Duomo "Salviamo la Lombardia"  presenti circa tremila persone (ma gli organizzatori, dal palco, urlano "siamo in 5 mila") per dire no alla Regione Lombardia, chiedere le dimissioni del governatore Attilio Fontana e dell’assessore al Welfare Giulio Gallera (entrambi a Roma, dove ieri mattina hanno incontrato Papa Francesco) e proporre una radicale riforma del sistema sanitario lombardo. Non solo Pd e centrosinistra: anche l'area antagonista è scesa in piazza per protestare contro la Regione. I manifestanti dei centri sociali si sono dati appuntamento in via Melchiorre Gioia a Milano davanti, al Palazzo della Regione, per criticare "la gestione criminale" dell'emergenza Covid-19 in Lombardia. Corteo degli anarchici in via Padova con fumogeni e secchi di vernice: "Non vogliamo tornare alla normalità perché la normalità è il problema".