Milano, 1 aprile 2020 - Non rallentano solo i contagiati dal coronavirus e gli ingressi in pronto soccorso, l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera certifica un calo della pressione sulle Terapie intensive. I ricoverati in reparto con il Covid, 11.883, da lunedì sono aumentati di 68, ma quelli in Terapia intensiva ieri risultavano 1.324, sei meno del giorno prima; e anche se altri 6 erano intubati in attesa di tampone, il saldo era zero. I nuovi casi positivi sono 1.047, per un totale di 43.208 contagiati in regione. Ieri l'aumento era stato di 1.154, l'altro ieri di 1592. In calo anche il numero di morti che sono 381, per un totale di 7199. Ieri erano stati 458, l'altro ieri 416. I dimessi sono 10.885 (+548). "I dati di oggi sono una conferma di una speranza che diventa qualcosa di più. Ma non possiamo abbassare la guardia" ha detto Gallera.
I dati delle province
lI coronavirus rallenta praticamente in tutte le province lombarde. Nella provincia di Milano sono ad oggi 8.911 i positivi al coronavirus, con un incremento di 235 rispetto a ieri. Nella sola città di Milano, il totale dei positivi è di 3.656, ovvero +96 rispetto a ieri, ma il 30 marzo rispetto al giorno prima l'incremento era stato di 154. Nella provincia di Bergamo i casi di coronavirus sono arrivati a quota 8.803, 139 più di ieri. A Brescia invece si sono accertati 154 nuovi casi e il totale è arrivato a 8.397. Le altre province: Como, 1.101 casi (+40), Cremona 3.869 (+81), Lecco 1.470 (+33), Lodi 2.116 (+29), Monza Brianza 2.462 (+100), Mantova 1.688 (+71), Pavia 2.133 (+97), Sondrio 470 (+24), Varese 893 (+27).
No a passeggiate con i bimbi in Lombardia
"In Lombardia non cambierà nulla rispetto a ciò che è contenuto nella mia ordinanza valida fino al 4 di aprile. Se esco con mio figlio senza motivazione valida e senza rispettare le distanze dagli altri, si rischia la multa. Capisco che sia una cosa brutta, ma bisogna cerare di limitarsi il più possibile". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando la circolare che consente ai genitori di portare a passeggio i bambini. "Ieri - ha aggiunto Fontana . ho avuto un colloquio telefonico con il ministro dell'Interno Lamorgese che mi ha spiegato che non intendeva raggiungere quello scopo e che oggi probabilmente farà uscire un comunicato che chiarisca il significato della circolare. La gravità del fatto in sé e per sé è psicologica - ha spiegato Fontana - perché, al di là del fatto che si faccia o non si faccia la passeggiata con il proprio bambino, è la dimostrazione che si stanno abbassando le difese, che si sta mollando la presa, che la gente può illudersi che sia finito tutto. E questo è l'effetto più sbagliato. Andando al lavoro vedo sulle strade molte più macchine del solito. Bisogna capire che non e' uno scherzo e che queste limitazioni non vengono imposte per fare dispetto ai cittadini. Se vogliamo vivere sereni e lontani da questo virus, dobbiamo fare questi sacrifici".
"Spero che i cittadini ignorino questa folle, insensata e irresponsabile circolare, che stiano a casa e organizzino giochi con i propri figli". Gli ha fatto eco l'assessore al Welfare Giulio Gallera in merito al provvedimento del Viminale che autorizza la passeggiata genitori-figli. È un problema dei messaggi. Il messaggio che dobbiamo dare ai cittadini è che la strada è ancora lunga. È faticoso ma bisogna resistere, perché di morti ne abbiamo visti troppi, non possiamo da una lato piangerli e dall'altro dare questi messaggi"
LA CIRCOLARE
Fontana: cosa ha fatto il governo per l'ospedale alla Fiera di Milano?
In merito all'ospedale per i malati di covid19 realizzato alla Fiera di Milano e che lunedì inizierà ad accogliere i primi pazienti, il governatore Fontana è critico col governo: "Vorrei capire cosa ha fatto il governo. Non voglio fare polemica ma è merito dei milanesi, di Bertolaso, della Fondazione Fiera, con Enrico Pazzali. Lasciamo stare la Regione così non si dice che parlo per interesse personale. Sono molto contento, non festeggio perché in questi momenti non lo si fa anche quando si ottiene un buon risultato. Presto si dovrebbe riuscire ad inaugurare anche l' ospedale di Bergamo, degli Alpini, che è altrettanto un segnale importante, perché si potrà fare un cura migliore con più spazi e medici. - ha concluso - e perché rappresenta una sorte di luce verso la fine del tunnel"
A Pavia sperimentazione su test sierologici
"Sui test sierologici potremo dare il via quando l'Istituto superiore di sanità ci dirà che sono legittimi, per ora sono ancora discussi e ci è stato detto che gli unici test che possiamo utilizzare sono quelli a mezzo di tampone». Lo ha spiegato il governatore lombardo, Attilio Fontana, che ha aggiunto: "Credo che si facciano tante polemiche, a volte fondate sul nulla a volte senza neppure conoscere le reale situazioni. Noi su questo test e su altri test che sono stati proposti nel mondo stiamo facendo fare una sperimentazione all'università di Pavia, per avere il riconoscimento di un test che possa essere più rapido di quelli attuali e che dia la quasi certezza della bontà del risultato".
Mascherine pronte ma l'Iss deve testarle
"Abbiamo imprenditori lombardi che in 10 giorni hanno riconvertito le produzioni e oggi stanno già sfornando milioni di mascherine al giorno ma si stanno accatastando nei nostri magazzini perché l'Iss deve fare le verifiche, questo è intollerabile". Lo ha detto Gallera, tornando sulla polemica in merito ai tempi dell'Istituto superiore di Sanità. "Abbiamo una carenza drammatica di mascherine e camici, non si riescono a comprare - ha sottolineato l'assessore al welfare -. Abbiamo detto alle imprese lombarde di iniziare a produrle ma siccome ai cittadini dobbiamo dare un messaggio di serietà abbiamo detto al Politecnico di testarle. Noi possiamo mettere il bollino regionale sui dispositivi, il Politecnico l'ha già fatto e centinaia di migliaia di mascherine vengono prodotte dalle aziende lombarde ogni giorno. Ora manca l'ultimo passaggio dall'Istituto superiore della sanità, che deve fare le ultime verifiche ma poi ci si mettono giorni o settimane. Se la burocrazia ci aiuta e supera gli ultimi ostacoli di verifica, credo che nell'arco di due settimane ci sarà possibilitàper tutti di avere mascherine. Il messaggio importante da dare è che siccome rischiamo di avere una seconda ondata a ottobre, finché non abbiamo un vaccino dobbiamo assolutamente proteggerci. Quando ripartirà la nostra socialità non sarà come prima e dovremo essere attenti per molto tempo".
L'app per mappare il rischio contagio
Il vice presidente Sala ha poi lanciato un appello: "Vi chiediamo di scaricare una applicazione, 'AllertaLom', chi ce l'ha già la deve aggiornare. Oltre ai diversi servizi della Protezione Civile, c'è una sezione Coronavirus con questionario da compilare (è totalmente anonimo). Serve ai nostri virologi ed epidemiologi per mappare il rischio di contagio. Non sostituisce sistema sanitario ma per noi è molto importante".
Il papa incoraggia i giovani della diocesi di Milano
Il Pontefice incoraggia i ragazzi della diocesi di Milano - collegati via streaming per l'emergenza coronavirus - in occasione dell'udienza generale dalla Biblioteca Apostolica. "Saluto cordialmente i fedeli di lingua italiana. Il mio pensiero va, in particolare, ai gruppi che da tempo si erano prenotati per essere presenti oggi. Tra questi, i ragazzi della professione di fede della diocesi di Milano, collegati a questo incontro tramite i mezzi di comunicazione sociale. Cari ragazzi, anche se il vostro pellegrinaggio a Roma è solo virtuale, mi sembra quasi di percepire la vostra gioiosa e rumorosa presenza".
LA MAPPA DEL CONTAGIO IN LOMBARDIA