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Coronavirus, in Lombardia 34 nuovi casi e un solo decesso. Due province a zero contagi

Stabili i ricoveri nei reparti e in terapia intensiva. Aumentano i guariti/dimessi. In tutte le province incrementi di casi a una sola cifra

Emergenza Coronavirus

Emergenza Coronavirus

Milano, 21 luglio 2020 - In Italia oggi, martedì 21 luglio, sono 129 i nuovi contagi e 15 i morti in relazione all'emergenza Covid-19. Sui nuovi positivi nazionali, 34 sono casi accertati in Lombardia, la regione più colpita dalla pandemia, con 95.582 contagi da inizio emergenza. Migliorano nettamente i dati relativi ai decessi: un solo morto nelle ultime 24 ore, 16.797 in totale. Ieri le vittime erano 8, domenica zero. Nella giornata odierna i tamponi effettuati sono  5.973 (nel complesso 1.212.468). Dei nuovi 34 positivi 13 derivano da test sierologici e 15 sono ‘debolmente positivi’. Stabile il numero dei ricoverati in terapia intensiva e negli altri reparti, rispettivamente 21 e 151, come ieri. Cresce il numero di guariti/dimessi: sono in totale 71.775  (+164), 69.807 guariti e 1.968 dimessi. Due le province a zero contagi, in calo i casi a Milano e Bergamo. Dopo la Lombardia a far registrate il maggior numero di nuovi positivi sono Veneto (22), Emilia Romagna (18) e Liguria (12)

I dati di martedì 21 luglio
I dati di martedì 21 luglio

I nuovi casi per provincia

La provincia che oggi fa registrare l'incremento maggiore di nuovi casi è Milano, con 9 casi, di cui 3 a Milano città. Segue la provincia di Brescia (+7) e quella di Bergamo (+6, in netto calo rispetto a ieri quando i nuovi casi erano 22). A Sondrio aumento di 3 unità, + 2 a Cremona, Monza e Brianza e Pavia. Un solo nuovo caso a Lodi, Mantova e Varese. Zero contagi a Como e Lecco

Cinque mesi dal "paziente 1"

Sono passati 5 mesi dal giorno in cui, il 21 febbraio, si è scoperto a Codogno (Lodi), il paziente 1. Mattia, 38 anni, podista e in attesa del primo figlio, è stato ricoverato in gravi condizioni ed è stato sottoposto a tampone, dopo l'intuizione dell'anestesista dell'ospedale. Con il primo caso accertato di Covid si è aperta una fase molto dura per l'Italia e in particolare per la Lombardia. Marzo e aprile sono stati segnati dal lockdown e da una situazione di grande difficoltà per gli ospedali, che si sono trovati a gestire un alto numero di pazienti con gravi problemi respiratori. Basti pensare che al picco dell'emergenza sanitaria erano circa 1.400 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva. Settimane di sacrificio e sofferenza per i sanitari, i malati e le loro famiglie, davanti a un nemicoinvisibile e poco conosciuto.