
La consegna di un pacco in una foto di repertorio (Dire)
Milano, 13 febbraio 2020 - Appello del sindacato, al tempo del coronavirus: limitare eventuali rischi per chi maneggia pacchi. "Poste Italiane adotti misure straordinarie di prevenzione per i lavoratori" è la richiesta in una nota di Giovanni Fagone, della segreteria Slc Cgil Lombardia. "Fermo restando la prudenza del caso, e certamente senza creare allarmismi - spiega - chiediamo che Poste Italiane, in una logica di tutela generale, adotti strumenti e attrezzatura atte a limitare eventuali rischi per chi è impiegato quotidianamente nelle operazioni di lavorazione e sdoganamento delle merci in arrivo". Inoltre "chiediamo che Poste Italiane fornisca informazioni più circostanziate e, sentiti i ministeri di riferimento, adotti azioni di prevenzione straordinarie".
La premessa è che "c'è molta preoccupazione tra i lavoratori di Poste Italiane addetti al trasporto merci dopo l'esplosione dell'epidemia coronavirus. A gennaio la Slc Cgil Lombardia - ricorda la sigla - aveva chiesto alla direzione specifiche azioni di sicurezza per chi ogni giorno lavora a contatto con merci provenienti dalla Cina e non solo". Ma, "ricevuto un comunicato aziendale di rassicurazioni - conclude Fagone - non abbiamo ancora riscontrato azioni specifiche tese ad aumentare la prevenzione e messa in sicurezza delle modalità di trattamento delle merci in arrivo nei Cmp (Centri di meccanizzazione postale). Questo nonostante le notizie emanate dal ministero della Salute e dall'Organizzazione mondiale della sanità, relative alla diffusione e resistenza del virus".