REDAZIONE CRONACA

Cos’è Onlyfans e come funziona, raccontato da chi ci lavora

Il sito di condivisione di foto e video su abbonamento veicola spesso contenuti pornografici, ma non solo: per molti è un lavoro, con lo stigma e i rischi associati

Illustrazione di Arnaldo Liguori

Illustrazione di Arnaldo Liguori

Onlyfans è un supertrend è la nuova puntata di  Dieci. Una storia raccontata con video, foto e infografiche.  Se stai leggendo da uno smartphone, clicca su questo link, altrimenti, inizia a sfogliare quello che vedi qui sotto.

Guadagnare tanto faticando poco pubblicando contenuti pornografici o quasi. È questa l’illusione che dà Onlyfans, il fenomeno online cresciuto come nessun altro negli ultimi tre anni. Il funzionamento del sito internet è semplice: chiunque può creare foto e video e scegliere se pubblicarli gratuitamente oppure mostrarli solo a chi sottoscrive un abbonamento (che può andare da 5 a 50 euro al mese).

Su Onlyfans, quindi, c’è chi crea contenuti e chi paga per vedere quei contenuti. Di fatto, benché sul sito ci siano anche musicisti, cuochi e personal trainer, la stragrande maggioranza dei contenuti è sessualmente esplicito. La demografia la dice lunga: il 69 per cento di chi pubblica foto e video sono giovani donne, l’87 per cento di chi paga un abbonamento sono uomini.

Ma chi sono queste donne? Modelle, influencer, pornostar, ma anche studentesse, disoccupate o normali lavoratrici: l’unico limite per caricare contenuti è aver compiuto 18 anni. C’è chi vive di questo, chi arrotonda lo stipendio e chi si paga gli studi.

Il guadagno medio mensile è 150 euro, ma il 10 per cento degli account riesce a guadagnare anche più di 1.000 euro, l’1 per cento tocca i 20-40 mila euro al mese. Ai propri abbonati è possibile anche inviare foto o video “su richiesta”: la modella italiana Riae – che ha più di 5mila abbonati – ha detto che per una foto personalizzata c’è chi paga anche 1.200 euro. Sui guadagni ovviamente si pagano le tasse, nonché una commissione del 20 per cento alla piattaforma stessa.

Se qualche anno fa Onlyfans era una realtà di nicchia, durante la pandemia ha avuto boom. Dal 2019 al 2021, i creatori di contenuti sono passati da 100 mila a 1,5 milioni, mentre gli utenti hanno superato i 170 milioni. Insieme a loro è cresciuto anche il fatturato della piattaforma, che è passato da 400 milioni di dollari a 2,5 miliardi.

Il segreto del successo? Sembra facile. In realtà chi lo fa per lavoro ci spende anche 8-10 ore al giorno. Ma il vero prezzo è un altro: lo stigma sociale, la possibilità compromettere i rapporti familiari, il rischio che i propri contenuti pornografici possono essere ripubblicati in rete e rimanerci per sempre. Non tutti, a 18 anni, hanno consapevolezza di questi pericoli.

Una volta dentro, inoltre, le logiche del mercato di Onlyfans obbligano a competizioni spietate, a pubblicare contenuti sempre più espliciti, a condividere con degli sconosciuti aspetti molto intimi di sé. Appoggiarsi solo a questa forma di guadagno può voler dire vivere in una precarietà subdola e pressante.