Milano (21 gennaio 2021) - In attesa del pronunciamento del Tar sul ricorso contro la zona Rossa, udienza rinviata a lunedì quando il giudice potrà valutare gli ultimi dati sulla pandemia, la Lombardia torna ad aggiornare il bollettino quotidiano sul Covid. I nuovi casi di positività sono 2.234, il numero più alto tra le regioni italiane. Sono 119 i 'debolmente positivi' a fronte di 37.713 (di cui 28.008 molecolari e 9.705 antigenici) tamponi effettuati per un rapporto del 5,9%. Si registrano 55 nuovi decessi. I nuovi guariti/dimessi da ieri sono 2.822 e le persone in terapia intensiva sono 411, 17 in meno di ieri. Sono 3.644 i pazienti attualmente ricoverati non in terapia intensiva, 6 in meno di ieri. Da inizio pandemia sono stati eseguiti 5.348.951 tamponi.
I dati nelle province
Nelle province i nuovi casi sono così suddivisi: Milano 544 di cui 248 a Milano città. Nell'area metropolitana, che resta comunque la più colpita, l'indice Rt è sceso a 0,85. Nella triste classifica segue la provincia di Brescia con 436 nuovi casi; quindi Varese con 223 e Como 202. A Mantova 132 nuovi contagi, a Pavia 123, Bergamo 106, Lecco 102., Monza 85 Cremona 83; Lodi 62; Sondrio 60
Vaccinazioni
Continua la campagna vaccinale che deve fare i conti con il minor numero di dosi garantito da Pfizer. Nelle strutture sanitarie della Lombardia, nella giornata di ieri, sono state effettuate 8.918 vaccinazioni anti-covid, numero superiore rispetto a ieri, ma ben al di sotto delle 10mila dei giorni precedenti. A questo punto il totale, dall'inizio della campagna vaccinale è di 209.042 somministrazioni raggiungendo l'82,27% delle dosi finora disponibili.
Le conseguenze dei ritardi di Pfizer
I ritardi nelle consegne di Pfizer sposteranno la fine della prima fase dal 28 febbraio all'11 marzo. Di conseguenza slitterà l'inizio della campagna per le vaccinazione anti Covid agli ottantenni e ai cronici, anche se la Regione conta sull'arrivo di 11mila dosi di vaccini Moderna entro la settimana prossima. Per quanto riguarda invece le dosi Pfizer, a causa dei ritardi «la Lombardia - hanno spiegato dalla Regione - avrà 20.000 dosi in meno che diventeranno 25.000 la prossima e nessuna certezza su cosa succederà nelle prossime».
Crisanti
Prolemica a distanza con il noto virologo Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell'Università di Padova, che ha definito incocepibile la decisione di Regione Lombardia di appellarsi al Tar contro la zona rossa. "Sarebbe un precedente distruttivo, non ci sarebbe più certezza su quelle che sono le decisioni a livello centrale. Peraltro la Lombardia non è in una bolla, se fanno una cosa sbagliata poi ha impatto su tutto il resto dell'Italia".