Nelle ultime 24 ore la Cina ha registrato 5.280 nuovi casi di Covid (il doppio dei 2.343 contagi di domenica), mai così tanti dall'inizio del 2020, quando scoppiò la pandemia. Lo ha reso noto la Commissione sanitaria nazionale nei suoi aggiornamenti quotidiani, dai quali emerge anche che il dato aggiorna i massimi degli ultimi due anni, dalla crisi di Wuhan. Il balzo record, rispetto ai numeri finora registrati in Cina, è stato alimentato dall'impennata di focolai di Omicron a livello nazionale, con oltre 3.000 trasmissioni domestiche nella provincia di Jilin (al confine con la Corea del Nord). Il Paese era riuscito a eliminare la diffusione del virus grazie a lockdown molto rigidi, ma negli ultimi mesi la variante Omicron, più contagiosa, ha causato diversi focolai su tutto il territorio nazionale.
Sono 37 milioni le persone sottoposte a lockdown in Cina, dopo il picco di contagi da Covid-19, ai massimi degli ultimi due anni, su cui pesa la diffusione della variante Omicron. Secondo l'ultimo aggiornamento della Commissione Nazionale per la Sanità cinese, i nuovi contagi di trasmissione locale sono 5.154 (dei quali 1.647 asintomatici) la maggiore parte dei quali (oltre quattromila) riscontrati nella provincia nord-orientale del Jilin - che confina con la Corea del Nord - dove vivono circa 24 milioni di persone, da ieri sottoposte a lockdown.
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I nuovi casi di trasmissione domestica in Cina si sono attestati a 3.507 e sono relativi a 20 diverse regioni di cui 3.076 nel solo Jilin, il focolaio più critico a causa della variante Omicron che ha motivato il lockdown per l'intera provincia. Altri contagi significativi sono stati confermati nello Shandong (106), nello Shaanxi (53), a Tianjin (51) e nel Guangdong (48), dove c'è il blocco a Shenzhen e ai suoi 17,5 milioni di abitanti. Quanto agli asintomatici, il totale è stato di 1.768, di cui 1.647 locali, secondo la Commissione sanitaria nazionale. Il numero di contagi confermati di Covid-19 in Cina, tra locali e importati, sono saliti a 120.504, di cui 11.984 relativi a pazienti ancora sotto trattamento medico e 8 in gravi condizioni
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Il regolatore dell'aviazione cinese ha comunicato oggi che, al fine di alleviare la pressione sulla prevenzione e sul controllo dell'epidemia a Shanghai, dal 21 marzo al 1° maggio 106 voli internazionali di 22 rotte aeree che erano programmati per l'arrivo in città saranno deviati altrove. Tali dirottamenti indirizzeranno i voli su 12 aeroporti in altre principali città cinesi, tra cui Chengdu, Dalian, Fuzhou e Hangzhou, ha precisato l'ente.