Milano, 18 dicembre 2020 - Nel giorno del nuovo decreto con un'ulteriore stretta anti-Covid, è già partito il "grande esodo" degli italiani. In Lombardia i treni sono sold out, in particolare verso Sud, ben prima della deadline del 21 dicembre. I convogli viaggiano comunque al 50% di capienza per rispettare le norme anticovid e il numero dei treni è il 30% di quelli che viaggiavano prima dell'epidemia. La situazione nelle stazioni è estremamente tranquilla, al momento senza file e con poche persone. In Stazione Centrale a Milano diversi sono i viaggiatori che transitano per raggiungere gli aeroporti di Linate e Malpensa, dove si registra qualche coda.
In ripresa anche il movimento nello scalo di Orio al Serio, nella Bergamasca. Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio, sottolinea che "nella giornata di venerdì 18, con un totale di 121 movimenti aerei tra partenze e arrivi, sono previsti circa 12 mila passeggeri. Intorno ai 10 mila nella giornata di sabato 19, quando risultano programmati 98 movimenti aerei, che risalgono a 113 domenica 20 per una stima di 11-12 mila passeggeri. Lunedì 21 dicembre sui 104 voli tra partenze e arrivi sono previsti tra 10 e 11 mila passeggeri".
La conferma delle partenze anticipate arriva anche dai tassisti milanesi. "Questa crescente incertezza su quelle che saranno le limitazioni negli spostamenti nel periodo tra Natale e Capodanno ha spinto molti, almeno quelli che possono, a muoversi prima usando il treno e l'aereo. Stazione Centrale, Linate e Malpensa le corse più frequenti mentre in senso inverso, quindi verso la città sono molto poche", racconta Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu 02.4040, Radiotaxi di Milano. "Certamente - ha spiegato - un incremento nelle ultime settimane c'è stato, ma bisogna anche essere onesti e dire che partivamo dai dati del mese scorso quando le corse a testa erano al massimo una o due al giorno". "Si lavora a corrente alternata e le corse in aumento di questi giorni - dice ancora Boccalini - sono purtroppo un fuoco di paglia".
Fontana: "Iniziato esodo, facile da prevedere"
"Come era facile prevedere, è iniziato l'esodo per le festività natalizie. In attesa della riunione di oggi con il Governo per conoscere quali ulteriori restrizioni vogliano introdurre, continuo a chiedermi perché il 21-22 e 23 dicembre non sia stato consentito muoversi, evitando così questi affollamenti dell'ultim'ora", scrive su Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Già qualche settimana fa, il governatore aveva espresso la sua preoccupazione riguardo una possibile nuova ‘fuga dal Nord’, poco prima delle festività. "Il 19 e il 20 dicembre, ovvero l’ultimo week end in cui si può partire prima delle festività natalizie rischiamo di rivivere quello che successe nella notte fra il 7 e l′8 marzo”, aveva detto. E ancora: “Il rischio è proprio quello. Proprio perché oggi possiamo prevederlo, dovremo cercare di attrezzarci perché ci sia particolare attenzione nelle stazioni, negli aeroporti e da tutti i luoghi da cui la gente potrebbe partire. Bisognerà parlare con le Prefetture e con le forze dell’ordine per evitare che si creino più danni che lasciare la libertà a tutti di circolare nel periodo natalizio”.
Rezza: "Inversione in atto, Rt non scende più"
Intanto Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero della Salute, avverte: "C'è la tendenza a un'inversione in atto, l'Rt tende a non scendere più". In questo momento "dobbiamo avere atteggiamenti previdenti per evitare che l'epidemia riparta durante la campagna vaccinale: questo è un rischio da scongiurare". "Nelle scorse settimane - ha aggiunto - abbiamo visto una tendenza positiva, ma ora abbiamo un numero di decessi ancora alto, siamo sopra-soglia per i posti occupati in area medica e intensiva. Non stanno più scendendo l'Rt e l'incidenza.In questa situazione si impone prudenza".