Milano - “Di fronte alle migliaia di morti e le consulenze che ci dicono che questi potevano essere eventualmente evitati, non potevamo chiudere con una archiviazione”: così il procuratore di Bergamo Antonio Chiappani alla trasmissione Agorà su Rai 3 parlando dell'inchiesta appena chiusa sul Covid nella Bergamasca che ha portato a 22 indagati, tra i quali l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro della Sanità Roberto Speranza e il presidente della Lombardia Attilio Fontana.
Insufficiente valutazione del rischio
Il procuratore ha anche parlato con Radio 24 spiegando che c'è stata una "insufficiente valutazione di rischio. Il nostro scopo era quello di ricostruire cosa è successo e di dare una risposta alla popolazione bergamasca che è stata colpita in un modo incredibile, questa è stata la nostra finalità, valutare se un’accusa può essere mantenuta come noi valutiamo di fare proprio per questa insufficiente valutazione di rischio”.
Serve una riflessione
"La nostra scelta - ha aggiunto il magistrato - è stata quella di offrire tutto il materiale raccolto ad altri occhi, che saranno quelli di un giudice, di un contraddittorio con i difensori perché è giusto che la ricostruzione la diano gli interessati e da tutto questo ricavare l'esperienza non solo di carattere giudiziario, ma anche scientifico, amministrativo” quindi "una lezione, una grandissima riflessione”.
Il parlamento dov’è?
"Il lavoro che è stato fatto è stato mastodontico ma nel vero senso della parola – ha proseguito Chiappani – Perché il ricostruire centinaia di vite e ricostruire un insieme di provvedimenti, ma anche di migliaia e migliaia di mail e di sms, consulenze che sono durate oltre un anno”.
“Ricostruire tutti i rapporti – ha concluso il procuratore bergamasco – anche di natura estera come il discorso dell'Oms, e della mancata attuazione e aggiornamento del Piano pandemico e poi ricostruire tutte le attività delle Amministrazioni: noi ci abbiamo impiegato 3 anni, ma mi risulta che in 3 anni non si sia ancora iniziata una Commissione parlamentare".