REDAZIONE CRONACA

Covid in Lombardia, 2.957 nuovi casi e 15 morti nell’ultima settimana

L'incidenza sale a 29 casi per 100mila abitanti. I più colpiti sono gli anziani tra gli 80 e i 90 anni. In Italia corre la variante Covid KP.3.1.1

In aumento i casi settimanali di Covid in Lombardia, secondo il monitoraggio dell'Istituto superiore della Sanità

In aumento i casi settimanali di Covid in Lombardia, secondo il monitoraggio dell'Istituto superiore della Sanità

Milano, 2 agosto 2024 – Il Covid non fa più paura ma non è assolutamente scomparso.  In Lombardia , nella settimana dal 25 al 31 luglio, segnalati 2.957 nuovi casi di Covid e 15 morti. Sono 129 i ricoverati ma nessuno in terapia intensiva.

A livello nazionale sono stati segnalati 17.006 nuovi casi di Covid, in aumento del 24% circa rispetto ai 13.672 della settimana precedente. L'incidenza sale del 26% (da 23 a 29 casi per 100mila abitanti). Un incremento inferiore rispetto al +50% e oltre registrato nel periodo 18-24 luglio sui 7 giorni precedenti. E' quanto emerge dal monitoraggio della cabina di regia ministero della Salute – Istituto superiore di sanità.

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I casi in Lombardia

La regione che nella settimana compresa tra il 24 e il 31 luglio ha fatto registrare il maggior numero di nuove infezioni è la Campania (3.071), seguita da Lombardia (2.957) e Lazio (2.450).

I morti in Lombardia

A voler prendere in esame il numero dei decessi, prima è la Lombardia (15 morti nel giro di 7 giorni), seguita da Toscana (10) e Sicilia (9).

Il tasso di positività

Quanto, infine, al tasso di positività, la percentuale maggiore è quella registrata in Calabria (26,1%), che si piazza davanti a Puglia (22,3%) ed Emilia Romagna (21,1%).

L’incidenza

L'incidenza sale a 29 casi per 100mila abitanti, quando era di 23 casi per 100mila abitanti. L'incidenza più elevata è stata riportata nella regione Campania (55 casi per 100mila abitanti) e la più bassa nelle Marche (1 caso per 100mila abitanti)". Quanto all'Rt, "l'indice di trasmissibilità calcolato con dati aggiornati al 31 luglio e basato sui casi con ricovero ospedaliero - prosegue il report - al 23 luglio è pari a 1,19 (1,11-1,28), sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente (Rt 1,24 al 15 luglio, 1,14-1,35)".

Anziani più a rischio

Il tasso più alto di incidenza settimanale si registra fra gli 80-89enni e gli ultra 90enni, indica il monitoraggio. Il dato è in aumento nella maggior parte delle fasce d'età. L'età mediana alla diagnosi è di 60 anni, stabile rispetto alla settimana precedente. Stabile anche la percentuale di reinfezioni, pari al 48% circa. Anche i tassi di ospedalizzazione e mortalità sono più elevati nei grandi anziani. Nelle fasce d'età 80-89 anni e over 90 il tasso di ospedalizzazione è rispettivamente pari a 68 e 118 per milione di abitanti (era di 47 e 86 per milione la scorsa settimana), mentre il tasso di ricovero in terapia intensiva è di 1 per milione (stabile) in entrambe le fasce. Il tasso di mortalità è pari a 4 per milione (stabile) fra gli 80-89enni e a 8 per milione (in calo) tra gli over 90.  

I tamponi

Oltre 100mila tamponi Covid nell'ultima settimana in Italia. Nel periodo 25-31 luglio sono stati eseguiti 100.669 test, in lieve aumento rispetto ai 98.771 dei 7 giorni precedenti (18-24 luglio).

La variante KP.3.1.1

In Italia corre la variante Covid KP.3.1.1, figlia della KP.3 a sua volta discendente di JN.1. Se a giugno il nuovo mutante di Sars-CoV-2 è stato responsabile di quasi un quinto delle infezioni registrate nel nostro Paese (18,7%, un balzo rispetto all'1,9% di maggio), a luglio sembra essere salito a oltre il 31%. Più di 3 casi su 10 sarebbero quindi riconducibili a KP.3.1.1. "Dati preliminari relativi al mese di luglio 2024 (al 29 luglio) - si legge nel monitoraggio della cabina di regia ministero della Salute-Istituto superiore di sanità - evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale. Tra questi, in crescita la proporzione di sequenziamenti attribuibili al lignaggio KP.3.1.1 (a luglio 31,5%), oggetto di monitoraggio internazionale (Vum), caratterizzato dalla delezione del residuo di serina in posizione 31 della proteina Spike".