MATTEO SANNAZZARO
Cronaca

Vaccino obbligatorio, multe sbagliate a over 50 in regola. Ecco cosa accade e perché

Federconsumatori: sono persone che hanno contratto il Covid a fine 2020 e che al momento hanno solo due dosi o che contagiati prima del booster sono stati costretti a posticipare la terza

Agenzia delle entrate

Dopo il danno, aver contratto il Covid e il vaccino, la beffa della multa da 100 euro per tanti over 50 in regola con l'obbligo vaccinale. A denunciare lo spiacevole disguido è la  Federconsumatori.

"In queste settimane - si legge in una nota -  migliaia di cittadini che non hanno ottemperato all'obbligo vaccinale hanno ricevuto dall'Agenzia delle Entrate una comunicazione di avvio di procedimento sanzionatorio. Tuttavia la multa, pari a 100 euro, è stata erroneamente trasmessa anche a persone che invece sono in regola con quanto previsto dalla normativa vigente. Nella maggior parte dei casi si tratta di utenti di età superiore ai 50 anni che hanno contratto il Covid a fine 2020 e a cui, al momento, sono state somministrate solo due dosi o che, essendo stati contagiati prima del booster, sono stati costretti a posticipare la somministrazione della terza dose successivamente all'entrata in vigore dell'obbligo vaccinale per gli over 50".

Perché capita l'errore?

E' quanto si legge in una nota Federconsumatori che spiega anche come  si è creato questo pasticcio burocratico:   "Il problema deriva da un inefficiente coordinamento tra le diverse banche dati: in questi casi il sistema tessera sanitaria rileva una condizione di irregolarità a causa della dose mancante, da cui appunto derivano la comunicazione del Ministero della Salute all'Agenzia delle Entrate e la successiva emissione della multa. Le sanzioni comminate possono sì essere contestate, ma la procedura prevista è a dir poco complessa e farraginosa: entro il termine perentorio di 10 giorni l'utente deve inviare alla Asl la documentazione relativa al differimento o all'esenzione dall'obbligo vaccinale, nonché compilare un apposito modulo nella sezione dedicata del sito web dell'Agenzia delle Entrate. In tal modo si scarica totalmente l'onere della prova sul cittadino, a cui però non è in alcun modo imputabile la responsabilità dell'errore. Inoltre, l'iter non prevede altre modalità rispetto al canale telematico per l'invio della documentazione all'Agenzia delle Entrate: un meccanismo che finisce per penalizzare una parte della popolazione che, per motivazioni tecniche e/o anagrafiche, potrebbe non avere facile accesso al portale". 

Richiesta al ministero della Salute

Come Federconsumatori "non mettiamo in alcun modo in discussione l'emissione, legittima e doverosa, delle sanzioni per chi non è in regola con la normativa vigente. Tuttavia troviamo inaccettabile che la parte lesa debba supplire a una grave lacuna amministrativa, peraltro dovendo rispettare tempistiche particolarmente rigide e stringenti per la trasmissione delle comunicazioni: proprio per questo abbiamo trasmesso al ministero della Salute una immediata e urgente richiesta di intervento per la correzione delle banche dati, con conseguente allineamento delle informazioni depositate, nonché una rapida revisione di termini e modalità di trasmissione dei documenti all'Agenzia delle Entrate".

Altri disservizi

Atri disservizi erano stati denunciati negli giorni scorsi. Nel Veneto sono stati denunciati il caso di una donna che si è vista recapitare la sanzione per il figlio scomparso dal 1995. O quello di un'altra signora, il cui marito è sparito nel nulla nel 2015, che ha ricevuto a nome del coniuge due avvisi di mancata vaccinazione.

La norma e la multa

Vale la pena ricordare, secondo quanto previsto dal decreto legge numero 1 del 7 gennaio 2022,  che la multa ammonta a 100 euro. E'  una sanzione amministrativa pecuniaria una tantum, nel senso che può essere comminata una volta soltanto. Chi verrà multato? Gli over 50 che e alla data del 1° febbraio 2022 non hanno iniziato il ciclo vaccinale; Gli over 50  che dal 1° febbraio 2022 non abbiano effettuato la seconda dose nei termini previsti (15 giorni); Gli over 50 che semrpe dal 1° febbraio 2022 non hanno effettuato la terza dose nei termini di validità del Green Pass (6 mesi).