FABIO LOMBARDI
Cronaca

Ok alle visite ai parenti ricoverati in ospedale, ma solo con il green pass: le regole

In Liguria e Piemonte si potrà tornare a far visita a parenti ricoverati, ma le regole saranno rigide

Da giugno tornano possibili le visite in ospedale

Si potrà tornare a far visita ai parenti ricoverati in ospedale. Dopo quasi un anno e mezzo di restrizioni dovute alla pandemia di Covid 19, in base alle quali nessuno (se si escludono i casi dei pazienti minori) poteva accedere alle strutture sanitarie per far visita alle persone ricoverate, si cambia. Ma non sarà certo semplicissimo. Infatti per accedere alle strutture sanitarie occorrerà attenersi a un rigido protocollo.

Per ora a partire saranno Piemonte e Liguria. Sono infatti le Regioni a dover ripristinare la possibilità di poter tornare a far visita ai pazienti i ospedale.

Via libera in Liguria, prima regione in Italia, alla legge che detta le disposizioni organizzative per consentire l'accesso di familiari e visitatori in possesso di Green pass nelle strutture ospedaliere, non solo nei pronto soccorso, come previsto dalle norme nazionali vigenti, ma anche nei reparti di degenza. Il testo è stato approvato dalla Giunta regionale con l'obiettivo di contemperare le esigenze di tutela della salute e di contrasto alla diffusione dell'epidemia da Covid 19 con l'esercizio delle libertà e i diritti delle persone di assistenza e visita ai pazienti ricoverati. 

"Questo testo - spiega il presidente della Regione e assessore alla Sanità, Giovanni Toti - recepisce le linee guida predisposte da Alisa e operative sul nostro territorio dal 1 luglio per l'accesso dei visitatori, ma con alcuni tasselli ulteriori e fondamentali che garantiscono la tutela della privacy dei nostri cittadini e pongono la Liguria all'avanguardia in Italia". Il governatore spiega "lo strumento utilizzato, ovvero una norma di legge, e' di rango giuridico superiore rispetto a semplici raccomandazioni e, in secondo luogo, il testo regola in modo inequivocabile l'utilizzo delle certificazioni verdi, specificando che le stesse siano esibite da familiari e visitatori al momento dell'accesso esclusivamente ai soggetti incaricati delle verifiche, per le finalità previste dalla legge e nel rispetto delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali (articolo 1, comma 4). Viene quindi esclusa la possibilità di raccolta, conservazione e successivo trattamento dei dati relativi alla salute contenuti nel green pass".

La legge attribuisce inoltre al direttore sanitario della struttura ospedaliera, in relazione allo specifico contesto epidemiologico, il potere di adottare misure precauzionali più restrittive, necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione, con l'obiettivo di consentire l'adozione di misure immediate, laddove si verifichino situazioni di rischio o di pericolo in una struttura in relazione alla diffusione del Covid-19. Il disegno di legge e' stato approvato oggi anche dalla Commissione competente, con voto favorevole all'unanimita' da parte di tutti i presenti di tutti i partiti politici e verra' sottoposto domani all'esame del Consiglio regionale per la sua approvazione definitiva ed entrata in vigore.

L'Unita' di Crisi della Regione Piemonte e il Dirmei, su indicazione dell'Assessorato regionale alla Sanità, hanno aggiornato le linee guida per le visite ai pazienti ricoverati in ospedale. La procedura richiede le seguenti fasi: richiesta di incontro, valutazione del medico, preparazione all'incontro (comprensiva se necessario, di colloquio tra psicologo e congiunto), definizione dell'appuntamento. Il congiunto può accedere solo se non presenta sintomatologia da possibile infezione e se presenta una tra le seguenti condizioni: aver completato il ciclo vaccinale da almeno 15 giorni e da non piu' di 270; somministrazione di una dose di vaccino tra 90 e 180 giorni dalla guarigione purchè non ne siano trascorsi più di 270 dall'immunizzazione; essere risultati negativi ad un tampone molecolare o rapido eseguito nelle 48 ore precedenti; essere guariti dal Covid nei sei mesi precedenti.

All'ora dell'appuntamento il congiunto si presenta all'ingresso del reparto, dove viene accolto dall'infermiere designato e, se previsto, dallo psicologo clinico, e quindi si procede alla vestizione con i dispositivi di protezione individuale necessari. L'incontro potrà durare 20 minuti e il personale deve garantire la massima riservatezza possibile; se il paziente e' in fin di vita è possibile prolungare indefinitamente la presenza del congiunto garantendo la scrupolosa osservanza delle regole. Per l'accesso ai pronto soccorso è prevista la suddivisione dei pazienti in due classi: immunità efficace (ciclo vaccinale completato, aver contratto il Covid ed essere stati vaccinati in singola dose, aver avuto la malattia negli ultimi sei mesi) e immunita' incerta (senza vaccinazione, con ciclo vaccinale incompleto o completato da meno di due settimane, pazienti per i quali non e' possibile valutare lo stato immunitario). Sulla base di queste distinzioni sarà possibile meglio definire il percorso da attivare.