Milano, 28 gennaio 2021 - Il suo nome ormai è una garanzia: Marta Cartabia è di fatto l'unica vera lombarda che anche questa volta potrebbe entrare a far parte del Governo. Peraltro con il ruolo di Presidente del Consiglio nel caso si decidesse di affidarsi a un esecutivo tecnico. Di lei si era già parlato più volte negli ultimi sei anni: tanto nel 2015 quanto nel 2019 il suo nome era spuntato proprio per la formazione di un nuovo Governo. Corsi e ricorsi storici. Ma perché Marta Cartabia è così gettonata? In fondo, insieme a quello di Mario Draghi, il suo è il nome che non è mai passato di moda nonostante il passare del tempo. Giurista e accademica, ma soprattutto dal 2019 prima donna nella storia ad essere eletta presidente della Corte Costituzionale. Peraltro all'unanimità, con 14 voti a favore e la propria scheda bianca.
A San Giorgio su Legnano, paese della provincia di Milano nella quale è nata, in pochi ricordano Marta Cartabia ma in tanti ricordano la sua famiglia. Una famiglia onesta, riservata e cattolica. Così come è lei, che non ha mai nascosto la propria vicinanza proprio al mondo cattolico. Laureatasi all'Università degli studi di Milano nel 1987 con una tesi dal titolo "Esiste un diritto costituzionale europeo?", la sangiorgese ha poi insegnato in numerose università internazionali. L'esperienza e la visione anche di realtà estere, insomma, non le manca. Altro aspetto: la riservatezza. Mai sopra le righe e mai neppure qualche esternazione particolare: in un momento così delicato per l'intero Paese, Marta Cartabia potrebbe essere la persona giusta al posto giusto. E magari contribuire a scalfire un altro pregiudizio radicato nella storia d'Italia, con la nomina finalmente di una donna come Presidente del Consiglio.