Rome - Ultima riunione oggi pomeriggio al ministero della Salute per il Comitato tecnico-scientifico, che sarà sciolto domani con la fine dello stato di emergenza Covid. "In questi anni - ha commentato il ministro Roberto Speranza - il ruolo del Cts è stato fondamentale. Ha segnato anche un rapporto tra politica e scienza che dobbiamo conservare per il futuro. Si è più forti nelle decisioni che si assumono se sono basate sull'evidenza scientifica, e io credo che questa sia la linea su cui il governo dovrà continuare a impegnarsi" ha detto il ministro della Salute.
Cts è stato stato certamente un modello che resterà patrimonio del Paese
"Per ognuno di noi è stato un privilegio e un onore poter servire il nostro Paese, anche perchè questo servizio si è inserito in un solco di fattiva collaborazione e dialogo tra scienza e politica. È stato certamente un modello che resterà patrimonio del Paese, non dimenticandoci che tutte le istituzioni sanitarie, dal Consiglio superiore di sanità all'Istituto superiore di sanità, all'Agenzia italiana del farmaco continueranno a fornire la loro opera per supportare la gestione di una pandemia che non è ancora terminata" ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli, in un video alla fine dell'ultima riunione del Comitato tecnico scientifico sull'emergenza Covid-19, che si è svolta oggi al ministero della Salute.
"Oggi siamo ancora nella pandemia e attraverso le reti di sorveglianza e con tutto il nostro Servizio sanitario nazionale dobbiamo continuare a rispondere a questa sfida - ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro , per il quale gli incontri di questo organismo sono stati "un momento importante nella gestione di questi due anni di pandemia". Il Cts "ha permesso di raccogliere intorno a un tavolo e attorno alle domande più importanti esperienze molto diverse e integrate tra di loro, che hanno condiviso delle raccomandazioni. E questo è un segnale importante". "La rete di sorveglianza che vede il ministero, l'Istituto superiore di sanità, le Regioni, le Asl e tutti gli operatori impegnati, sia nella parte di prevenzione che nella parte assistenziale, è in qualche modo l'impegno che questo Paese continua a dare, attraverso i suoi professionisti, attraverso i suoi organi centrali e periferici, per affrontare questa emergenza".