REDAZIONE CRONACA

Culle per la vita in Lombardia, dove sono e come funzionano

Quali sono le opportunità per le donne, magari ancora minorenni, che arrivano al termine della gravidanza e non possono tenere il proprio bambino?

La culla per la vita alla clinica Mangiagalli a Milano

La culla per la vita alla clinica Mangiagalli a Milano

Milano, 1 febbraio 2025 – In attesa che l’autopsia dica che cosa è realmente accaduto in quel appartamento di Sesto San Giovanni dove una sedicenne ha partorito un bambino, trovato morto dai sanitari del 118 si riapre il dibattito su quali siano le alternative sicure agli abbandoni in chiesa, in strada, nei cassonetti o a epiloghi altrettanto drammatici,come i parti fai-da-te, rischiosi tanto per la mamma quanto per il bambino..

Ma quali sono le opportunità per le donne, magari ancora minorenni, che arrivano al termine della gravidanza e non possono tenere il proprio bambino? Il parto anonimo in ospedale e culle per la vita.

Le culle per la vita

Le culle per la vita in Italia sono una sessantina. La prima, nel 1992, è stata aperta a Casale Monferrato in Lombardia se ne contano dieci, quattro delle quali nella sola provincia di Milano (una quinta è momentaneamente fuori uso).  La cronaca recente però ci racconta il dramma avvenuto la parrocchia San Giovanni a Bari, dove a inizio del 2025 è stato lasciato Angelo, trovato morto per ipotermia causata da un malfunzionamento della culla.

Dove sono in Lombardia?

Ecco dove sono in Lombardia secondo il sito Culleperlavita.it che precisa in un banner - "declina ogni responsabilità sulla proprietà e il corretto funzionamento delle culle").

  • Abbiategrasso – Centro Aiuto alla Vita Abbiategrasso/Magenta (Via Edmondo De Amicis 1)
  • Bergamo – Centro Aiuto alla Vita, Associazione Italiana Donne Medico, Soroptimist (via Broseta, presso la Croce Rossa Italiana)
  • Brescia – Rotary Club Rodengo Abbazia, in collaborazione con il Centro di Aiuto alla Vita (Spedali Civili, Via Pietro Dal Monte – ingresso dipendenti)
  • Crema – Movimento per la Vita, Centro di Aiuto alla Vita (Istituto Suore del Buon Pastore, Via Carlo Urbino angolo vicolo Colbert)
  • Cremona – Centro di Aiuto alla Vita (Ingresso principale Ospedale Maggiore)
  • Marcallo con Casone – Comune e R.S.A. San Marco (Casa di riposo S. Marco, Via XXIV Maggio) [Momentaneamente fuori uso]
  • Melegnano – Associazione Corti-Rossi (Ospedale Vizzolo Predabissi)
  • Milano – Associazione Venti Moderati, Fondazione IRCCS, Comune (Clinica Mangiagalli, Via Commenda 10)
  • San Giuliano Milanese – AIBI (Via dei Pioppi fraz. Pedriano)
  • Varese – Fondazione Fr.sca Rava, Ninna ho, Kpmg (Ospedale Del Ponte, tra Via Buonarroti e Via Leonardo da Vinci)
  • Vigevano – Centro di aiuto alla vita Lomellino (Via Madonna degli Angeli 34)

Come funziona

La culla per la vita è la versione moderna della ruota degli esposti.Trovata e raggiunta quella più vicina, si può - in totale anonimato - aprirla con un pulsante, lasciare il bambino e attendere la chiusura. "La culla per la vita è una struttura concepita appositamente per permettere di lasciare, totalmente protetti, i neonati da parte delle mamme in difficoltà nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy di chi lo deposita - ricorda Culleperlavita.it - In luogo facilmente raggiungibile, garantisce l'anonimato della mamma che vuole lasciare il bambino ed è dotata di una serie di dispositivi (riscaldamento, chiusura in sicurezza della botola, presidio ricontrollo h24 e rete con il servizio di soccorso medico) che permettono un facile utilizzo e un pronto intervento per la salvaguardia del bambino".

I precedenti lombardi

Sono 14 i bambini affidati alle culle per la vita in Italia:  Tre bimbi salvati alla Mangiagalli di Milano, a cui si aggiungono Azzurra, presa in cura nel 2016 ad Abbiategrasso e  Noemi, accolta a Bergamo nel 2024.

Deficit legale

La psicologa Teresa Ceni Longoni, presidente del Centro di ascolto alla vita (Cav) e responsabile del sito Culleperlavita.it. da anni preme per  una normativa sulle culle per la vita "Le culle per la vita vanno riconosciute come strumenti salva-vita, al pari di un defibrillatore, e vanno normate: devono esserci dei criteri chiari per chiunque voglia aprire una culla, oggi purtroppo non è così".

Tutela per le donne

L'altro problema, su cui Ceni Longoni sollecita il Parlamento, è la tutela delle donne che vi fanno ricorso."E' necessario - spiega - che vengano equiparate a una mamma che fa un parto anonimo in ospedale, mentre oggi sono passibili di denuncia per abbandono di minori, al pari di una mamma che lascia il figlio in un cassonetto. E questo è assurdo: le culle offrono un servizio salva-vita, non si possono penalizzare le donne che ne usufruiscono".