Detenuto ancora in fuga fra i boschi di casa

Migration

Massimo Riella (nella foto), il detenuto di 47 anni evaso sabato mattina durante lo visita alla tomba della madre, è ancora in fuga. L’uomo, scortato da cinque agenti di polizia penitenziaria, aveva ottenuto di essere accompagnato nel cimitero di Brenzio, frazione di Gravedona, alto Lago di Como, che sorge in un punto distaccato dall’abitato, immerso nei fitti e impervi boschi che caratterizzano quelle zone. Dopo aver aggredito gli agenti, con un blitz velocissimo si sarebbe diretto verso l’esterno del cimitero, finendo subito inghiottito dalla boscaglia che ben conosce. Sulle sue tracce si è messa la polizia penitenziaria di Como, organizzata in squadre e con il supporto di altre forze di polizia. Nel pomeriggio di sabato Riella sarebbe stato avvistato in un casolare dismesso, ma è riuscito a sparire nuovamente. Le ricerche sono proseguite per la giornata di ieri e riprenderanno oggi, cercando di attivare tutti i possibili canali di informazione per riuscire a ipotizzare quali nascondigli possa utilizzare. Con la consapevolezza che si tratta di un uomo cresciuto in questi luoghi difficili, che ha trascorsi di bracconaggio e, soprattutto, di fughe rocambolesche, per le quali è molto noto nelle sue zone. Pa.Pi.