MARIO CONSANI
Cronaca

Caccia ai droni, zona rossa sul Duomo e privacy violata: scattano i sequestri

Milano, sul web spopolano i video, ma è boom di multe e denunce. Due anni fa sanzione record a un turista: 33mila euro per un volo proibito del suo drone con vista Madonnina

Droni pronti a levarsi in volo sul Duomo di Milano

Non si rassegnano. Su YouTube i video del tipo "Far volare un drone in piazza Duomo" raccolgono sempre un sacco di like. Eppure il volo dei minuscoli "aeromobili" (quello sono tecnicamente) è proibito sopra il monumento simbolo della città. Niente da fare, nessuna deroga è ammessa, piazza Duomo per gli amanti del volo è "zona rossa": non si può. Ma chi ne è informato? L’impresa solletica soprattutto i turisti (ma non solo), attirati dalla possibilità di un bel ricordo filmato della piazza dall’alto. Nell’ultimo mese, altri due droni che si libravano nel cuore della città sono finiti - una volta toccata terra - nella rete della polizia locale che li ha sequestrati con tanto di denuncia nei confronti dei rispettivi proprietari.

Succede da un po’. Già due anni fa, per esempio, un turista messicano si vide infliggere una multa record da 33mila euro per un volo proibito del suo drone con vista Madonnina. Chissà se l’ha pagata davvero. E un paio di settimane dopo si rese necessario l’intervento dei vigili del fuoco per recuperare un "mezzo volante" rimasto incastrato su un finestrone del Museo del ‘900.

Pochi sanno (o magari fingono di non sapere) che per mandare in alto i piccoli aeromobili servono permessi di navigazione (quando non un vero e proprio brevetto, se superano un certo peso). Il proprietario si deve registrare nel portale Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile. E’ necessaria poi anche un’assicurazione che copra eventuali danni provocati dal velivolo, e per librare il drone sui centri storici può volerci un’autorizzazione prefettizia. Piazza Duomo, in ogni caso, è "off limits" . Proibita (salo eccezioni “professionali“ in occasione di concerti o spot pubblicitari). Chi non rispetta le regole, viola di fatto l’articolo 1231 del codice di navigazione per “inosservanza delle norme sulla sicurezza”. Gli ultimi due proprietari che si sono visti sequestrare gli "aeromobili" reduci dal volo fuorilegge sullla piazza dei desideri, sono un turista americano e uno italiano anche se di origini brasiliane. In Procura decideranno a breve la loro sorte in termini di sanzione da infliggere e di possibile dissequestro del drone.

Ma c’è poi un altro aspetto finora forse trascurato ma che certo non rende più agevole l’impresa degli intrepidi appassionati pronti a far decollare il loro "aereo" privato con tanto di telecamerina. È proprio la questione che attiene, per l’appunto, le videoriprese dall’alto e il diritto alla privacy delle persone eventualmente fissate nelle immagini. Nessun problema, ovviamente, finché si tratti di inquadrature generiche di uomini e donne non riconoscibili. Ma se durante il volo, il drone si avvicinasse a palazzi e finestre rischiando di immortalare inquilini riconoscibili o ospiti inattesi?