CRISTIANA MARIANI
Cronaca

Truffe, le dieci regole d'oro per proteggersi

I dieci comandamenti per non lasciarsi raggirare dai malviventi porta a porta

Truffa

Truffa

Finti carabinieri o poliziotti, falsi tecnici del gas, incidenti inesistenti: sono tanti i modi architettati dai malviventi per mettere in atto truffe di ogni tipo. Ad essere i bersagli più appetibili sono spesso gli anziani, ma i raggiri colpiscono cittadini di ogni età. Cosa fare allora per difendersi? Poco quando i truffatori sono già entrati in casa, molto si può fare per prevenire le truffe. Ecco i dieci comandamenti da rispettare per proteggersi dalle truffe.

  1. Ascoltare l'istinto
  2. Telefonare a qualcuno
  3. Diffidare sempre
  4. Non aprire agli sconosciuti
  5. Ascoltare bene cosa viene detto al telefono
  6. Gioielli in freezer? E' sicuramente una truffa
  7. Contratti porta a porta
  8. Le forze dell'ordine
  9. I bambini
  10. Se i truffatori sono già in casa...

Ascoltare l'istinto

La teoria del Rasoio di Occam in criminologia sostiene che spesso la teoria più semplice è anche quella reale. Applicata alle truffe, la si può declinare in: se una situazione non ci convince, la maggior parte delle volte è davvero qualcosa da cui diffidare. Per questo motivo, se si incappa in un incidente - è il caso della truffa del sasso sull'auto o dello specchietto - o si ricevono telefonate che possono sembrare sospette bisogna diffidare sempre.

Telefonare a qualcuno

Nel caso in cui tecnici di acqua o gas o esponenti delle forze dell'ordine arrivino a bussare alla vostra porta, una telefonata non costa nulla. A un amico, a un parente o anche alle forze dell'ordine. Non abbiate timore di far aspettare chi è fuori dalla porta: se è davvero chi dice di essere, avrà la pazienza di attendere una vostra verifica. Altrimenti, se ne andrà prima che possiate smascherarlo. 

Diffidare sempre

"Signora la aiuto", "Signore porto io questa borsa pesante, venga qui". Se non si conosce la persona che pronuncia queste frasi, bisogna evitare di cedere alla tentazione di farsi dare una mano. Chi offre aiuto può essere onesto e in buona fede, sia chiaro. Ma, con i tempi che corrono, fidarsi è bene e non fidarsi è decisamente meglio. Non temete di offendere chi vi sta davanti con un "No, grazie": se è una persona onesta, capirà la vostra diffidenza.

Non aprire agli sconosciuti

Questo è un ritornello che va memorizzato: non esistono tecnici o esponenti delle forze dell'ordine che abbiano l'obbligo di entrare in casa. A meno che non li abbiate chiamati voi appositamente. Quindi il "signora ci faccia entrare, dobbiamo assolutamente controllare una perdita" è nel 99% dei casi un tentativo di truffa. Il consiglio è quindi quello di non aprire la porta agli sconosciuti. Se si hanno dubbi, è preferibile telefonare. A chi? All'azienda che avrebbe inviato i tecnici in questione o, se non si conosce il numero, al 112 o alla polizia locale.

Ascoltare bene cosa viene detto al telefono

"Suo nipote ha avuto un incidente, gli servono soldi". Tipico esempio di raggiro telefonico. Un vostro parente è stato protagonista di un incidente? Sarà lui stesso a chiamarvi o, nella peggiore delle ipotesi, un amico o un soccorritore. Ma nessuno mai vi chiederà dei soldi o dei gioielli. A meno che non sia un truffatore. In quel caso, non lasciatevi allarmare dalla parola "incidente" e, se avete qualche dubbio, telefonate al parente o amico che ne sarebbe stato protagonista e verificate le sue condizioni. Mai dare denaro solo perché qualcuno lo ha chiesto in una telefonata o suonando alla porta. Stessa cosa per i contratti: non vengono mai proposti al telefono. Quando qualcuno vi chiama per proporvi offerte, promozioni o contratti, non dite mai "Sì", "Ok" o "Va bene": questi spezzoni possono essere montati nella registrazione e farvi cadere in tranelli da cui può essere difficile uscire. Come fare allora? Quando si riceve una chiamata in cui vengono proposti contratti od offerte, declinare l'invito dicendo semplicemente "No" e riagganciando.

Gioielli in freezer? E' sicuramente una truffa

Sgomberiamo il campo da qualsisi dubbio: non esiste alcuna eventualità reale e razionale per cui sia utile mettere gioielli o soldi in frigo o freezer. Attacchi alieni, bombe batteriologiche, strane intrusioni nella rete elettrica o idraulica: chiunque chieda di mettere gioielli o soldi in freezer o in frigo è senza dubbio un malvivente. 

Contratti porta a porta

Non esistono contratti porta a porta. Nessuna azienda seria e onesta invia propri emissari a tentare di racimolare nuovi clienti suonando di casa in casa. Chiunque lo fa, quindi, sarà nella migliore delle ipotesi uno sprovveduto a caccia di informazioni. Ma il più delle volte è una persona che vuole raggirarvi. Non dategli retta e non attaccate neppure bottone.

Le forze dell'ordine

Perché carabinieri, polizia  o polizia locale dovrebbero pretendere di entrare in casa vostra se non li avete chiamati voi o qualche vostro vicino di casa? Il consiglio è quindi quello di telefonare al 112 se vi trovate qualcuno in divisa in cortile, sul balcone o davanti alla porta. In ogni caso, fatevi spiegare con dovizia di particolari il motivo per cui le forze dell'ordine si trovano lì e, se le motivazioni sono generiche, rifiutatevi di aprire la porta di casa vostra. Nessuno potrà obbligarvi a farlo, a meno che non abbiate commesso un reato. Un altro modo per cercare di capire se chi avete davanti è un truffatore è quello di chiedergli nome, cognome e tesserino identificativo. Se non avete capito bene le generalità, chiedete di ripeterle e analizzate bene il tesserono: chi non ha nulla da nascondere, di certo non potrà mettervi fretta.

I bambini

Non mandate mai i bambini ad aprire la porta. Se a suonare il campanello sono degli sconosciuti, guardate sempre dallo spioncino e parlate voi con chi è dall'altra parte. Un bambino può essere facilmente manipolabile e può lasciarsi convincere ad aprire a ladri o malviventi di ogni genere.

Se i truffatori sono già in casa...

Cosa fare se i malviventi sono riusciti a entrare in casa e ci si trova da soli con loro? Fondamentale è non lasciarsi mai prendere dal panico. Ogni individuo ha un istinto di sopravvivenza, che nei momenti difficili spesso lo porta a fare cose che neanche avrebbe immaginato fossero possibili. Però non deve essere offuscato dal panico. Se i truffatori sono entrati in casa, è necessario far capire loro che non si trovano davanti a un anziano spaventato o a una persona, di qualsiasi età, che ha paura. Anzi. Bisogna essere calmi e cercare di metterli alla porta con tono deciso. Anche mentendo, se è necessario. "Andatevene, i miei figli arriveranno tra poco" oppure "Andate via o chiamo il mio vicino poliziotto". L'importante è farlo con voce ferma e sicura: i truffatori rinunciano quando si trovano davanti persone che possono creare loro dei problemi.