
Nel 2021 già 241 interventi del Nas
Farmaci illegali o non autorizzati in vendita sul web. Tra giugno e luglio, i carabinieri del Nas hanno oscurato 95 siti Internet, collocati su server esteri, sui quali venivano promosse e offerte, anche in lingua italiana, varie tipologie di farmaci correlati anche all'emergenza Covid-19. Oltre ad una serie di medicinali recanti varie indicazioni terapeutiche e soggetti a obbligo di prescrizione, quindi vendibili solo in farmacia, i militari hanno individuato l'offerta di prodotti contenenti principi attivi soggetti a particolari restrizioni d'uso e specifiche indicazioni d'impiego clinico o sperimentale in relazione all'infezione da Sars-Cov-2 come gli antivirali lopinavir/ritonavir, l'antibiotico azitromicina, gli antivirali remdesivir e ribavirin, gli antimalarici clorochina e idrossiclorochina e l'antinfiammatorio colchicina. Presenti anche annunci relativi al farmaco ospedaliero tocilizumab, utilizzato per la cura dell'artrite reumatoide grave per il quale l'Aifa, con nota del giugno 20211, ha disciplinato l'utilizzo nella cura di soggetti adulti ospedalizzati con Covid-19 grave e/o con livelli elevati degli indici di infiammazione sistemica.
Da una "vetrina virtuale" sono stati rimossi 12 annunci relativi a medicinali contenenti umifenovir, per il quale l'Aifa ha già precisato l'assenza di autorizzazione per l'uso in Europa e la mancanza di evidenze scientifiche di efficacia nel trattamento o prevenzione del Covid-19, ma anche camostat mesilato, non autorizzato in Italia, e l'antivirale oseltamivir. Tra i prodotti presenti sui siti oscurati, sono stati rilevati non solo farmaci contro la disfunzione erettile e contenenti sostanze a effetto dopante (quali il clenbuterolo, broncodilatatore utilizzato nel trattamento dell'asma, e l'antidolorifico tramadolo), ma anche prodotti a base di sofosbuvir, antivirale per la cura dell'epatite C, quetiapina, neurolettico utilizzato nella terapia dei disturbi psicotici, indometacina, antinfiammatorio non steroideo impiegato nel trattamento delle malattie articolari degenerative, e ranitidina, utilizzata per la cura dell'ulcera gastrica o del reflusso gastroesofageo.
Uno dei siti oscurati offriva in vendita medicinali a base di misoprostolo e mifepristone, sostanze attive correlate alla procedura medica dell'interruzione volontaria della gravidanza; altri 6 siti proponevano, tra gli altri, prodotti contenenti acido cianidrico altamente pericolosi. Salgono così a 241 i provvedimenti sinora eseguiti nel 2021 dai Nas (209 dei quali correlati all'emergenza Covid-19): ancora una volta i cittadini vengono invitati a "diffidare delle offerte in rete di medicinali non autorizzati o di dubbia provenienza, ricordando che la vendita on line di farmaci soggetti a obbligo di prescrizione è assolutamente vietata e che, per quanto concerne l'offerta in vendita dei 'medicinali senza obbligo di prescrizione', è necessario verificare sempre la presenza del previsto logo identificativo nazionale cliccando il quale si viene rimandati alla pagina web del sito internet del ministero della Salute contenente i dati relativi all'autorizzazione".