Milano, 13 maggio 2020 - Nuova ordinanza regionale, valida a partire da lunedì 18 maggio. In Lombardia il personale, prima dell'accesso al luogo di lavoro, dovrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea da parte del datore di lavoro o di un suo delegato. Se la temperatura risulterà superiore a 37,5 non sarà consentito l'accesso o la permanenza sul luogo di lavoro: il lavoratore sarà momentaneamente isolato e il datore di lavoro, tramite il medico competente, dovrà comunicare la circostanza all'Ats. La nuova ordinanza è stata firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana ed è valida da lunedì 18 maggio. Raccomandata "fortemente" la misurazione della temperatura ai clienti o agli utenti. L'ordinanza ha effetto fino al 31 maggio, salvo proroghe.
La misurazione della temperatura al personale dovrà essere effettuata prima dell'accesso sul posto di lavoro ma anche qualora durante l'attività il lavoratore dovesse manifestare i primi sintomi di infezione da Covid-19 (ad esempio tosse, raffreddore e congiuntivite). In caso di febbre superiore a 37,5, il lavoratore non dovrà comunque recarsi al Pronto Soccorso o nelle infermerie di sede. Sarà l'ufficio del personale all'Ats territorialmente competente, dopo aver ricevuto la comunicazione, a fornire le opportune indicazioni alle quali la persona interessata dovrà attenersi.
Quanto ai clienti o utenti, la misurazione della temperatura è "fortemente" raccomandata prima dell'accesso. Se dovesse risultare superiore a 37,5 non sarà consentito l'accesso alla sede e l'interessato sarà informato della necessità di contattare il proprio medico curante. È fortemente raccomandato, infine, l'utilizzo della app «AllertaLom» da parte del datore di lavoro e di tutto il personale compilando quotidianamente il questionario 'CercaCovid'.