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Crazy Pizza, il locale di Flavio Briatore, chiude a Roma per mancanza d'acqua

L'imprenditore ha manifestato la sua rabbia in una stories su Instagram. La replica di Acea: "Intervento complicato"

Flavio Briatore, imprenditore e fondatore della catena di pizzerie Crazy Pizza, è su tutte le furie. Il motivo? La mancanza d'acqua che ha costretto i gestori del suo locale di via Vittorio Veneto, Roma, a chiudere i battenti per una serata.

"Roba da terzo mondo": così l'ex team manager della scuderia Benetton in Formula 1, ha commentato su una stories di Instagram l'inconveniente capitato al suo Crazy Pizza di via Vittorio Veneto a Roma, rimasto chiuso per un giorno per mancanza d'acqua. Briatore ha prima chiesto scusa ai clienti. Poi ha parlato della giornata del 6 luglio: "è stata avvertita l'Acea (la multi servizi che si occupa anche della gestione del servizio idrico nella Capitale, ndr) alle 14, ma non si è mosso niente fino alle sette di sera". In tutto il palazzo, che si trova al civico 163, ha spiegato Briatore sul social, "non c'era assolutamente acqua, non ci hanno detto neanche se era possibile ripristinare o meno il servizio e abbiamo dovuto chiudere. Mi scuso con tutti voi che avevate prenotato, ieri sera eravamo al completo e abbiamo dovuto chiamare tutti i clienti". 

Briatore ha poi rincarato la dose: il mattino seguente "mi parlavano di autobotti, una roba da terzo mondo. Ci siamo adoperati noi coi nostri tecnici, abbiamo un civico vicino e abbiamo ripristinato l'acqua coi nostri mezzi. A Roma - ha concluso l'imprenditore creatore del marchio Billionaire - chiudono attività commerciali per mancanza d'acqua. Non me lo sarei mai aspettato".

La versione di Acea

Successivamente all'intemerata via Instagram di Briatore, Acea si è sentita in dovere di fornire la sua ricostruzione dell'accaduto. "I tecnici sono intervenuti sul posto nel pomeriggio del 6 luglio, avviando immediatamente le verifiche sulla rete idrica - si legge in una nota diffusa dall'ufficio stampa di Acea Ato 2 - I controlli hanno evidenziato la presenza di due perdite occulte, non visibili su strada, all'interno di una galleria dei servizi. Per eseguire l'intervento di ripristino, di particolare complessità, è stato necessario attivare le procedure previste dalle normative sulla sicurezza, a garanzia dell'incolumità degli operatori durante la riparazione".

I lavori, "proseguiti senza sosta dal momento del primo sopralluogo ed eseguiti nel rispetto di quanto previsto dalla Carta del Servizio in vigore, hanno consentito la rialimentazione delle utenze ieri, 7 luglio. Nel corso dell'intervento - è la chiusura della notas - Acea Ato 2 ha messo a disposizione delle autobotti in stazionamento come servizio sostitutivo, in modo da limitare quanto più possibile i disagi per gli utenti".