
Le Foibe
Roma, 10 febbraio 2022 - "Il Giorno del ricordo e la conoscenza di quanto accaduto possono aiutare a capire che la categoria umana che si voleva piegare e culturalmente nullificare era quella degli italiani. Poco tempo prima era accaduto, su scala europea, alla categoria degli ebrei". Questa frase, che equipara le foibe alla Shoah, contenuta in una circolare del ministero dell'Istruzione da inviare alle scuole scatena la polemica politica e la reazione indignata dell'Anpi: "Chiediamo urgenti lumi al ministro dell'Istruzione su questa comparazione che consideriamo storicamente aberrante e inaccettabile", scrive l'Associazione partigiani in un post. Contro il contenuto della circolare del ministero si scaglia il Pd, con Emanuele Fiano, secondo cui "nel profondo cordoglio che tutta l'Italia deve per l'orribile tragedia delle Foibe e nel grandissimo rispetto che oggi celebriamo col Giorno del Ricordo, il paragone che un documento del ministero dell'Istruzione fa tra progetto di sterminio totale del popolo ebraico e il massacro delle Foibe ad opera delle truppe titine è totalmente sbagliato".
"Di fronte al massacro delle Foibe e all'esodo di migliaia di vicini, frutto di un nazionalismo malato e della tragedia della guerra, serve rispetto, memoria, rigore storico. Ogni anno si ripete il solito copione della destra di questo Paese di equiparare questo massacro all'unicità della tragedia della Shoah, come se così si potessero edulcorare i crimini del fascismo e del nazismo in un indistinto calderone. Un'operazione cinica e strumentale che non c'entra nulla con il rispetto del dolore e con la verità storica", aggiunge Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana. "Forse - continua Fratoianni - l'esame di maturità dovrebbero farlo i collaboratori del ministro Bianchi e non i 18enni del nostro Paese...". Anche Osvaldo Napoli, deputato di 'Coraggio Italia', parla di "profonda amarezza e sorpresa per il paragone, del tutto inappropriato e fuorviante, fra la Shoah e la tragedia delle Foibe fatto dal ministro dell'Istruzione. Confondere la millenaria persecuzione del popolo ebraico, vittima del genocidio nazi-fascista, con la violenza del nazional-comunismo del maresciallo Tito è un'offesa rivolta ai cittadini ebrei sopravvissuti allo sterminio".
"Ogni dramma ha la sua unicità, va ricordato nella sua specificità e non va confrontato con altri, con il rischio di generare altro dolore". Così il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, in merito alla nota amministrativa emanata del Dipartimento per l'Istruzione in occasione del 'Giorno del Ricordo'. Il ministro ha telefonato alla presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, e al presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Gianfranco Pagliarulo, ricordando che il ministro e il ministero sono da sempre fortemente impegnati, e continueranno a esserlo, nella memoria della Shoah.