
Francesco Pelle
Lisbona - Francesco Pelle, 44 anni, boss della 'Ndrangheta, è stato arrestato a Lisbona. Irreperibile dal 2007, è stato trovato dai carabinieri in una clinica della capitale portoghese dove era in cura per il Covid. Originario di Locri e soprannominato 'Ciccio Pakistan', era ricercato (anche all'estero) dal giugno del 2019 a Milano dove aveva l'obbligo di firma. E' stato condannato all'ergastolo per associazione per delinquere di tipo mafioso e omicidio perché ritenuto tra responsabili dell'omicidio di Giovanni Nirta, capo della 'ndrina rivale, che però sopravvisse all'agguato, nel corso del quale rimase uccisa Maria Strangio, moglie di Nirta. La vendetta dei Nirta arrivò nel 2007 con la strage di Duisburg. Il 19 luglio del 2019 'Ciccio Pakistan', che si trovava a Milano con l'obbligo di dimora, fece perdere le proprie tracce dopo che la Cassazione aveva respinto il suo ricorso contro la condanna all'ergastolo come mandante della strage del Natale 2006, a cui seguì la mattanza di Duisburg nel Ferragosto dell'anno successivo.

L'arresto e la fuga
Ciccio Pakistan era stato arrestato, una prima volta, in una clinica di Pavia nel 2008 dopo un anno di latitanza. Nel giugno 2019 però aveva fatto perdere le sue tracce dopo che la Cassazione aveva rigettato il suo ricorso contro la condanna all’ergastolo rimediata in qualità di mandante dell’agguato del Natale 2006, sfociato nell’omicidio di Maria Strangio, moglie del suo rivale storico, Giovanni Luca Nirta. Episodio che rappresenta il prologo dell’agguato di Duisburg, in Germania, del Ferragosto successivo in cui furono uccise sei persone.
La faida di San Luca
La faida che ha contrapposto la sua famiglia ai rivali Nirta-Strangio è nata per imporre il proprio predomino a San Luca, ritenuta la culla della ‘ndrangheta. In questo contesto, l’epilogo - che ha anche segnato la fine della faida - prende le mosse dall’agguato subìto dallo stesso Pelle. Era il 31 luglio 2006 e quel giorno Pelle era affacciato al balcone di casa tenendo in braccio il primogenito appena nato. Una fucilata gli lesionò la spina dorsale, costringendolo sulla sedia a rotelle. Per placare la sua sete di vendetta avrebbe ordinato l’omicidio del suo rivale storico, Giovanni Luca Nirta. Organizzandolo il giorno di Natale del 2006. L’obiettivo designato, però, sfuggì ai sicari. Sotto i colpi cadde invece la moglie, Maria Strangio, mentre un bambino ed altre tre persone rimasero ferite. Fu questo l’episodio scatenante che portò, nel Ferragosto successivo all’agguato davanti al ristorante «da Bruno» a Duisburg. Strage che per la giustizia è stata organizzata dal cugino di Maria Strangio, Giovanni. I due nemici furono condannati insieme all’ergastolo in appello nel maggio del 2014: Pelle per la strage di Natale e Strangio per quella di Ferragosto.