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I funerali di Vittorio Emanuele a Torino. Famiglie reali, chi c’è (e gli assenti). Il messaggio del Papa

Nel Duomo il rito funebre del figlio dell’ultimo re d’Italia morto a 86 anni a Ginevra. Il protocollo previsto per i signori della Guardia

Torino, 10 febbraio 2024 – Rose rosse e gigli bianchi (i colori di casa Savoia) con l’aggiunta del verde (per comporre il tricolore) dentro il Duomo di Torino per l’ultimo saluto a Vittorio Emanuele di Savoia. Ai funerali del figlio dell’ultimo re d’Italia, morto a 86 anni a Ginevra, c’erano circa 450 persone, tra cui molte teste coronate. 

Come da tradizione, al mattino Emanuele Filiberto aveva firmato al Palazzo Reale l’atto di morte del padre, la cui salma è stata poi tumulata nella Cripta reale della Basilica di Superga.

La camera ardente di Vittorio Emanuele di Savoia
La camera ardente di Vittorio Emanuele di Savoia

La bara

La bara coperta da un drappo rosso con con lo stemma reale è entrata nella chiesa accompagnata dal figlio Emanuele Filiberto. Poco prima dell’arrivo del feretro in chiesa era entrata la moglie di Vittorio Emanuele, Marina Doria, la moglie di Emanuele Filiberto,  Clotilde Courau con le figlie Vittoria e Luisa e la sorella di Vittorio Emanuele, Maria Pia con i figli.

I reali presenti ai funerali

Al rito funebre hanno preso parte il principe Alberto II di Monaco e la regina emerita, Sofia di Spagna. Poi il granduca Henri del Lussemburgo, i principi Astrid e Lorenz del Belgio, l’arciduca Martino di Asburgo, il principe Leka di Albania, Carlo e Camilla di Borbone delle Due Sicilie, il granduca George di Russia, il principe Jean Christophe Bonaparte, i principi d’ Orleans conti di Parigi, i principi di Borbone Parma, i principi di Serbia, il principe reale di Arabia Saudita e il principe del Portogallo in rappresentanza della famiglia reale Braganza.

CAMERA ARDENTE VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA
CAMERA ARDENTE VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA

Assenti invece i rappresentanti della casa reale inglese che hanno inviato un’affettuosa lettera di condoglianze. Oltre alle rappresentanze delle case reali, c’erano anche i delegati degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, rappresentanti dell’Istituto nazionale delle Guardie d’onore alle Tombe Reali e delle associazioni monarchiche.

I politici italiani in Duomo

Alle esequie di Vittorio Emanuele al Duomo di Torino erano presenti il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, l'europarlamentare della Lega, Gianna Gancia, il senatore di Forza Italia, Roberto Rossi, l'ex deputato europeo del Carroccio, Mario Borghezio. Ci sono anche alcuni sindaci con la fascia tricolore: Fabio Ferla di Calvenzano (Bergamo ), per il comune di Belvedere Ostrense (Ancona) Francesco D'Ambrosio; tra i sindaci piemontesi quello di Racconigi (Cuneo) Valerio Oderda, il sindaco di Burolo (Torino) Franco Gominetto, di Quagliuzzo (Torino) Ernesto Barlese, di Valdieri (Cuneo) Guido Giordana e di Rocca Canavese (Torinio) Alessandro Lajolo.

I signori della Guardia

Un ruolo simbolico di grande rilievo è affidato ai ‘signori della Guardia’, dell’Istituto nazionale Guardie d’onore alle tombe reali presieduto da Ugo d’Atri. Il cerimoniale è molto rigoroso e non ammette sbavature. All’interno del Duomo, il mantello sarà indossato soltanto da tre Guardie che si schiereranno accanto al feretro insieme a tre insigniti degli Ordini Dinastici, oltre all’alfiere ed altre due Guardie d’Onore di scorta al medagliere. 

L’omelia

''Alle generazioni che seguiranno in particolare al principe Emanuele Filiberto e alle principesse Vittoria e Luisa il compito di rendere contemporaneo il suo agire in favore dei poveri e dei bisognosi''. E' la raccomandazione rivolta da Paolo de Nicolò, Gran Priore degli Ordini Dinastici della Real Casa, nell'omelia durante le esequie di Vittorio Emanuele di Savoia al Duomo di Torino. ''Vittorio Emanuele – ha aggiunto – dal cielo sarà orgoglioso di vedere quanto realizzerete nel nome della grande famiglia Savoia''. Parole accolte con grande commozione da Emanuele Filiberto.

Il principe Vittorio Emanuele ''ha saputo nella sua umana fragilità essere un uomo il cui ricordo vive nelle generazioni che seguiranno'. 'Vedere la partecipazione qui di autorità, di case regnanti e già regnanti d'Europa, la partecipazione commossa dei membri e degli ordini dinastici della real casa di Savoia, delle guardie d'onore del Pantheon, di tante associazioni monarchiche, di amici provenienti dalle più disparate parti del mondo e di tanti italiani accorsi in questo tempio sacro sono la testimonianza del bene concreto che il principe Vittorio Emanuele ha saputo donare a quanti lo hanno conosciuto'', ha aggiunto.

Il feretro di Vittorio Emanuele di Savoia, accanto la moglie Marina Doria e il figlio Emanuele Filiberto (Alive)
Il feretro di Vittorio Emanuele di Savoia, accanto la moglie Marina Doria e il figlio Emanuele Filiberto (Alive)

Il messaggio del Papa

"Alla sua altezza Reale Marina di Savoia il sommo pontefice esprime le sue condoglianze per la scomparsa di sua altezza reale il principe di Savoia e assicura la preghiera di suffragio per l’anima del defunto, mentre invoca per lei e per i familiari il sostegno della speranza cristiana portando la benedizione apostolica, aggiungo le mie personali condoglianze e l`orante ricordo". È il messaggio del Papa, firmato dal cardinale Parolin segretario di Stato di sua santità, letto durante le esequie di Vittorio Emanuele di Savoia nel Duomo di Torino.

Abbracci fra reali

Al termine della cerimonia funebre, dopo la benedizione del feretro, la regina emerita di Spagna, Sofia, a Torino in rappresentanza del figlio re Felipe si è avvicinata per un abbraccio a Marina Doria, vedova di Vittorio Emanuele, e al figlio Emanuele Filiberto. Lo stesso subito è stato fatto da Alberto di Monaco che dopo l'abbraccio con Emanuele Filiberto si è recato a salutare Marina Doria.