DANIELE DE SALVO
Cronaca

Funghi, il decalogo nei boschi: “Cellulare acceso, fatevi trovare. Scarpe adeguate e tanta acqua”

Primi incidenti: nel Varesotto il caso dell’ottantottenne salvata dopo quattro giorni in un dirupo. Il Soccorso alpino lombardo: attenzione anche al meteo. Lontano dai sentieri più rischi

Marco Anemoli capo delegazione della XIX Lariana del Soccorso alpino lombardo raccomanda la massima attenzione anche nella scelta delle calzature sui terreni scivolosi

Marco Anemoli capo delegazione della XIX Lariana del Soccorso alpino lombardo raccomanda la massima attenzione anche nella scelta delle calzature sui terreni scivolosi

Barzio (Lecco) – È sopravvissuta per 4 giorni e 4 notti in fondo a un dirupo, sommersa da un tappeto di felci, nei boschi della Forcola, in Alto Varesotto, dove è precipitata per cercare funghi. È l’incredibile storia di Giuseppina Bardelli, l’88enne di Malnate, miracolosamente ritrovata sana e salva domenica scorsa dai soccorritori. Per tanti altri fungaioli che cadono e si feriscono l’epilogo tuttavia non sempre è un lieto fine. Negli ultimi cinque anni ad esempio, solo in Valsassina, 11 cercatori di funghi sui 40 soccorsi dai tecnici volontari della stazione di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana del Soccorso alpino e speleologico lombardo sono morti: giovedì, a stagione appena cominciata, è stato già soccorso un fungiatt di 72 anni scivolato per un paio di metri nei boschi di Casargo. Secondo le statistiche elaborate da Alessandro Spada, capostazione dei soccorritori valsassinesi, i fungaioli hanno tra i 60 e i 75 anni, si muovono in settimana e a farsi male o perdersi sono soprattutto brianzoli e milanesi.

Approfondisci:

Funghi, il controllo salva la vita. Troppi non sanno riconoscerli e uno su tre non è commestibile

Funghi, il controllo salva la vita. Troppi non sanno riconoscerli e uno su tre non è commestibile

“Per i cercatori di funghi, come per chiunque frequenti la montagna, fondamentale è l’abbigliamento, a partire dalle calzature che devono fare presa su terreni variegati e spesso umidi e scivolosi – si raccomanda Marco Anemoli, capodelegazione della XIX Lariana del Soccorso alpino lombardo –. Bisogna inoltre controllare sempre il meteo, perché i fungaioli frequentano zone non battute, lontano dai sentieri, dove un temporale improvviso può rendere difficile progredire, innescare smottamenti e provocare piene improvvise”.

Ora che le giornate si stanno accorciando è utile avere inoltre una torcia frontale. L’ideale sarebbe essere sempre almeno in due. “Occorre tuttavia che indichino almeno l’area e che in macchina lascino un bigliettino con il punto più preciso dove poterli cercare – sollecita comunque il capodelegazione della Lariana –. Lo smartphone deve essere sempre acceso e carico, con la condivisione della posizione attiva, per poter essere localizzati a distanza. Anzi, meglio scaricare due app: sono GeorResQ e 112 Where Are U, entrambe gratuite, che permettono di inviare un allarme direttamente ai soccorritori”. Occhio infine alle condizioni climatiche: “Nei boschi spesso c’è afa; bisogna essere provvisti di scorte d’acqua e integratori di sali minerali”.