
I dati personali sono un bene preziosissimo (Immagine d'archivio)
Milano, 14 marzo 2025 - Nuovo allarme cybercriminalità dal Commissariato di P.S. online. Questa volta non si tratta di una modalità specifica come smishing, il messaggio "salve, posso parlarle un attimo?” o la falsa e-mail Inps: gli esperti del Commissariato pongo l’attenzione sulle strategie dei cybercriminali per rubare i nostri dati personali che poi verranno utilizzati magari per ripulire i nostri conti o semplicemente rivenduti nel fiorente mercato delle informazioni personali.
Le tecniche
Le tecniche “sono numerose e diversificate: richieste di confermare l’identità inviando copie di documenti; fornire dati bancari per bloccare un pagamento sospetto; aggiornare informazioni personali; cliccare su link malevoli per evitare la sospensione di un servizio o visualizzare un documento che ci riguarda”.
Intelligenza artificiale
Alla fine, spiegano gli esperti “sono le stesse vittime del raggiro a consegnare i propri dati ai truffatori rispondendo a comunicazioni che sembrano legittime ma non lo sono”. Tutto questo “grazie all’uso illecito dello spoofing e delle nuove tecniche di intelligenza artificiale, i cybercriminali possono camuffare la loro identità e indurci a credere che il nostro interlocutore sia un operatore antifrode, un familiare, l’Inps, un agente di polizia, la nostra banca”.
Vista la diffusione dei tentativi di furto di dati è importante osservare alcune regole
Il consiglio
“Qualsiasi sia il numero chiamante, il mittente dell’e-mail o del messaggio ricevuto - spiegano gli esperti - prima di comunicare dati personali e bancari, prendersi il tempo per riflettere, non farsi guidare dalla fretta e dall’urgenza ma verificare con cura che si tratti di una richiesta legittima. Interrompere la conversazione e richiamare l’ufficio o la persona che si presenta utilizzando numeri conosciuti e sicuri. Non trasmettere copie di documenti e informazioni personali cliccando su link ricevuti tramite sms o e-mail”.