ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Gallarate, sprangate contro i tifosi del Pavia: “Ho cercato di proteggere i bambini terrorizzati”

L’accusa del direttore generale del Pavia, Antonio Dieni: “Nessun controllo all’ingresso. Erano una ventina incappucciati, una scena vergognosa”

Antonio Dieni, Dg del Pavia Clacio

Antonio Dieni, Dg del Pavia Clacio

Gallarate (Varese) – Ciò che non è e non deve essere lo sport, ciò che non è e non deve essere il calcio: violenza. Invece quanto accaduto nella serata di sabato a Gallarate allo stadio Atleti Azzurri d’Italia dopo la partita d’esordio nel campionato d’Eccellenza girone A tra Sestese e Pavia riaccende l’attenzione sulla peggiore manifestazione del tifo, quella violenta.

La sfida tra le due squadre si era conclusa da pochi minuti, vittoria per 3-0 della Sestese, partita corretta, nessuna particolare tensione in campo. A rovinare la serata l’improvviso arrivo di una ventina di uomini incappucciati, armati di spranghe, che si sono diretti verso l’angolo in cui si trovavano gli ultras del Pavia, il gruppo di tifosi che segue sempre la società in trasferta. Nessuno dei tifosi - tra loro anche famiglie con bambini - poteva immaginare la scena violenta che si sarebbe materializzata sotto i loro occhi.

Il gruppo degli incappucciati ha cominciato a colpire gli ultras pavesi con le spranghe, mentre i tifosi in tribuna cercavano di allontanarsi, cercando un riparo, tra i pianti dei bambini, spaventati da quanto stava accadendo. Allo stadio sono arrivati gli agenti della polizia e i soccorsi sanitari, alcuni supporter del Pavia, per le ferite riportate, sono stati medicati al Pronto soccorso di Gallarate. Indagini sono state avviate per individuare i responsabili di quello che è sembrato essere un agguato ben organizzato, una vera e propria “spedizione punitiva”.

In tribuna con la famiglia c’era il direttore generale del Pavia Calcio, Antonio Dieni: "È stata una situazione vergognosa, inaccettabile, quella che abbiamo avuto davanti agli occhi. Purtroppo non c’erano controlli ai cancelli dello stadio, nessuna vigilanza che invece noi assicuriamo sempre a Pavia, quindi questo gruppo di incappucciati, una ventina, con le spranghe in mano, ha effettuato un vero e proprio blitz, evidentemente ben pianificato, li abbiamo visti arrivare all’improvviso e puntare all’angolo degli ultras, che hanno aggredito".

Tra i presenti sugli spalti sono stati momenti di paura, ricorda ancora Dieni. "Io mi sono messo davanti ai bambini che spaventati piangevano, per proteggerli dalla furia di quel gruppo violento. Davvero una scena vergognosa, mai mi è capitato di assistere a una situazione del genere. Purtroppo quegli individui sono entrati senza che nessuno li fermasse. I violenti non devono accedere negli stadi".

"Come Pavia Calcio - sottolinea Dieni - segnaleremo alla Federazione calcio quanto accaduto, le squadre ospitanti devono garantire incolumità alle persone che assistono alla partita, con la presenza di forze dell’ordine e di steward che garantiscono la sicurezza, come avviene grazie al Questore di Pavia nel nostro stadio". Gli aggressori sono fuggiti, facendo perdere le proprie tracce, indagini sono in corso per individuarli.