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Covid, Gerry Scotti: "Sono stato nell'anticamera della terapia intensiva, è stata dura"

Il presentatore ha raccontato i suoi 13 giorni in ospedale e ha parlato dei prossimi programmi: "Mi godrò le vacanze e la nipotina in arrivo"

Gerry Scotti

Milano, 17 novembre 2020 - Gerry Scotti ha vinto la sua battaglia contro il Coronavirus. Ieri, il celebre conduttore televisivo è tornato a casa dopo essere stato ricoverato alcuni giorni all'Humanitas di Milano e, attraverso il suo profilo Instagram, ha ringraziato i medici e chi lo ha sostenuto in questi giorni difficili. Il 64enne, visibilmente dimagrito, è stato nell'anticamera della terapia intensiva per 36 ore ed è stato costretto a indossare il casco per l'ossigeno. 

“Ho perso 10 chili", ha raccontato agli amici Nicola savino e Linus a Radio Deejay. E ha proseguito:  "Ho visto la storia vera del coronavirus, quello con la ‘C’ maiuscola. Tutti sperano di non prenderlo, poi quando lo prendono sperano sia una di quelle forme leggere risolvibili con un po’ di tachipirina. Quando ti accorgi che il sistema casalingo non basta, devi andare da quelli che hanno fatto la pratica. Cioè quei ragazzi che la pratica se la sono fatta sul campo in questi mesi, in ospedale, perché non c’era scritto da nessuna parte come fare. Ti devi fidare e non ti devi spaventare”.

Il presentatore ha raccontato: "Ho fatto l’ossigeno, quello è la cura basilare. Quando l’ossigeno non arriva agli organi, la saturazione comincia a scendere e la batteria del tuo telefono comincia a spegnersi. Avverti spossatezza, è come se avessi fatto una maratona senza averla corsa. Avevo la cannula nel naso e il casco che non solo ti dà la dose di ossigeno ma ti aiuta a fare ginnastica con il polmone". "Sono stato nell'anticamera della terapia intensiva, nel vero senso della parola - ha continuato -. Mi hanno dato una stanzetta che era a metà tra il reparto normale e l'intensiva. Per non spaventarmi troppo l'hanno data a me ma c'era una porta di vetro e vedevo tutto ciò che accadeva in intensiva. Grazie a Dio mi sono bastate 36 ore lì. In quelle 36 ore ho rivisto tutto ciò che è stato, tutto ciò che è e penso tutto ciò che sarà". 

Riguardo i prossimi programmi, Scotti ha chiarito: “Quello che dovevo fare di 'Caduta libera l'ho fatto'. Quindi, se mi negativizzo come spero, tornerò per la finale di 'Tu si que vales'”, il varietà del sabato sera di cui è giudice insieme a Maria De Filippi, Rudy Zerbi e Teo Mammucari. Nell’ultima puntata - registrata - era riuscito a collegarsi da casa, quando non era ancora finito in ospedale. Ma stavolta pensa anche a godersi la vita privata senza troppi impegni e stress, visto che il conduttore diventerà presto nonno della bambina attesa dal figlio Edoardo e dalla sua compagna. “Mi godrò le vacanze di Natale e la nipotina che arriva”, ha concluso.