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Il Louvre “maltratta” la Gioconda? “La ospitiamo noi in Lombardia”. Ecco la proposta della Regione

Allarme degrado e polemiche nel museo di Parigi. L’assessore alla Cultura Francesca Caruso dopo la lettera pubblicata su Le Parisien: “Accogliamo Monna Lisa per le Olimpiadi 2026 in un circuito museale dedicato a Leonardo da Vinci”

La Gioconda esposta al Louvre

La Gioconda esposta al Louvre

Milano, 24 gennaio 2025 – Avere la Gioconda in Italia, magari in Lombardia? Un sogno che in tanti hanno accarezzato nel nostro Paese e per la cui realizzazione, adesso, si apre uno spiraglio. Partiamo dalla fine: l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, ha espressamente candidato la Lombardia a ospitare il dipinto più famoso di Leonardo da Vinci in occasione delle Olimpiadi 2026. Il motivo, il “varco” che si è aperto per rendere quanto meno non strampalata questa idea, risiede nella lettera pubblicata su 'Le Parisien' nella quale Laurence des Cars, presidente del Louvre, elenca al ministro della Cultura francese, Rachida Dati, una serie di criticità del museo più famoso del mondo lanciando l'allarme riguardante la sala che ospita 'La Gioconda'. Tanto è bastato per accendere il sogno impossibile: “Rendere fruibile questo splendore del genio italiano al grande pubblico che verrà in Lombardia e deciderà di visitare le opere di Leonardo Da Vinci in quello che amo chiamare 'circuito vinciano'".

L'assessore regionale Francesca Caruso
L'assessore regionale Francesca Caruso

I capolavori di Leonardo da Vinci

A Milano il Cenacolo in Santa Maria delle Grazie farebbe bella coppia con la Monna Lisa, contesa da secoli coi transalpini sulla base della leggenda fasulla del furto di Napoleone. E sarebbe un, seppure temporaneo, ritorno a casa legale dopo il vero furto italiano del 1911 che fu compiuto da un lombardo, Vincenzo Peruggia, di Dumenza, nel Varesotto. "Non entro in merito alle precise osservazioni del presidente sullo stato del museo – aggiunge Caruso – ma accolgo l'appello relativo alla ricerca di una collocazione diversa. Direi che in attesa delle decisioni del Governo francese in merito a spostamenti o ristrutturazioni, noi in Lombardia siamo ben lieti di ospitare questa opera che rappresenta al meglio l'arte e la cultura italiana ed è patrimonio dell'intera umanità".

Cosa succede al Louvre

Intanto la lettera ha scatenato un putiferio. Emmanuel Macron si recherà di persona al museo del Louvre, martedì prossimo. Secondo quanto appreso da Rtl da fonti dell'Eliseo, il presidente francese si recherà al museo nel primo pomeriggio, dove pronuncerà un discorso. "Ci sono state delle allerte sulla necessità di fare dei lavori per rinnovare il Louvre", ha confermato a Bfm Tv una fonte della presidenza, secondo la quale "il capo dello Stato sembra volersi impadronire della questione". Ma cosa c’era scritto nella lettera? Laurence Des Cars metteva in guardia la ministra Rachida Dati sulla "moltiplicazione di avarie", il degrado, la vetustà e la necessità urgente di lavori strutturali del celebre museo parigino. Anche la Gioconda soffre, e secondo la presidente "merita una collocazione diversa". Il museo più visitato al mondo, vanto della Francia, deve fare i conti con "una realtà grave" degli edifici che lo costituiscono, "troppo sollecitati" dai milioni di visitatori che lo affollano e di "vetustà inquietante". Alcuni locali "non sono più impermeabili", in altri ci sono "gravi variazioni di temperatura che mettono in pericolo la conservazione delle opere".

Le proteste dei turisti

Ma non solo le opere, anche i visitatori sono sottoposti ormai a vere "prove di resistenza fisica" per percorrere sale e corridoi senza spazi "che consentano di fare una pausa". Per non parlare dell'"offerta alimentare o dei sanitari", largamente al di sotto "degli standard internazionali". Un quadro desolante, che non risparmia neppure la grande invenzione dei tempi di François Mitterrand, la celebre piramide inaugurata nel 1988: "è molto inospitale", soprattutto nelle "giornate di grande caldo" e con un'acustica "molto mediocre". Nella nota, spazio all'opera più famosa al mondo ospitata dal Louvre: "Bisogna interrogarsi sulla presentazione della Gioconda della Salle des Etats", la più grande del museo. Già nell'aprile del 2024, la Des Cars aveva annunciato una riflessione sulle condizioni di esposizione del capolavoro di Leonardo, che - secondo lei - meriterebbe una "sala a parte".