STEFANIA TOTARO
STEFANIA TOTARO
Cronaca

Giovanni Spagnoli morì schiacciato in una ditta di Cesano Maderno. Assolti in Appello due imprenditori

Nel 2018 un operaio 51enne di Limbiate era rimasto schiacciato tra la grata di una finestra e il cestello della piattaforma aerea che stava manovrando. In primo grado il Tribunale di Monza aveva deciso 2 condanne a 2 anni e mezzo di reclusione

In Appello i due imprenditori sono stati assolti

In Appello i due imprenditori sono stati assolti

Cesano Maderno (Monza Brianza), 23 febbraio 2025 – Condannati dal Tribunale di Monza a due anni e mezzo di reclusione ciascuno per omicidio colposo, assolti in Appello. È accaduto ai due imprenditori ritenuti responsabili del tragico infortunio sul lavoro, avvenuto il 6 luglio del 2018 in una ditta di Cesano Maderno che produce imballaggi di carta e cartone, la MD Foils e costato la vita a Giovanni Spagnoli, operaio di 51 anni di Limbiate.

L'operaio era morto per asfissia toracica dopo essere rimasto schiacciato tra la grata della finestra e il cestello della piattaforma aerea che lui stava manovrando e che si è ribaltato. Sotto accusa i titolari di due aziende: quella a cui la MD Foils aveva appaltato i lavori sul tetto del capannone danneggiato dal maltempo nei giorni precedenti e quella a cui l'appaltante si era rivolta per il noleggio della piattaforma.

Per sollevare la piattaforma aerea, è stato ricostruito in dibattimento a Monza, nel cestello c'è una leva manuale, ma bisogna azionare contemporaneamente la leva schiacciando anche una ghiera proprio per evitare movimenti involontari. Per il ribaltamento di 90 gradi del cestello, è emerso in un esperimento, ci vorrebbero 7 - 8 secondi. La piattaforma aerea doveva raggiungere il tetto ad un'altezza di 8 metri, per permettere agli operai di verificare il motivo di alcune perdite di acqua dal soffitto della ditta, probabilmente a causa di alcune tegole che si erano spostate durante il maltempo. La difesa degli imputati aveva negato ogni responsabilità, sostenendo che non sono emersi difetti di fabbricazione o funzionamento del macchinario e addebitando l'infortunio all'operaio, ritenuto un esperto del settore. Le motivazioni dei giudici milanesi non sono ancora state rese note.